Meglio tardi che mai è il Colpo grosso di Rai2! Il primo umarell show con target “merlo maschio”
Debutta su Rai2 la prima di due puntate di un reality per soli “over”. Nel ruolo di inviato Fabrizio Biggio
La Rai2 di Ilaria Dallatana è riuscita dove Rai4 ha fallito: avvicinare davvero i millennials e gli umarells. Così Meglio tardi che mai ha letteralmente conquistato il popolo di Twitter (e anche la buona vecchia blogosfera), mettendo al centro del racconto quattro esponenti famosi della terza età e mandandoli a zonzo con un racconto vero e un montaggio e una fotografia pazzeschi, mica allo sbaraglio come i Facchinetti.
Il racconto odeporico in tv supera i paletti narrativi della gara di Pechino Express, sostituendo l’ingrediente adventure con una comedy di altri tempi… degna di Colpo grosso. Praticamente un viaggio fuori tempo massimo in cui la prospettiva del merlo maschio domina (Buzzanca si è acceso come un ragazzino quando sentiva “odore di sesso”) e il vero collante, nonché voce narrante, è il giovanile e sempreverde sportivo Panatta.
Gli autori, dal canto loro, hanno provocato tutto il tempo un cast attempato ma arzillo e televisivamente ben assortito, mandandolo nella patria delle fantasie più proibite: il Giappone. Così, tra sex toys e zero tabù sulla nudità, vediamo gli stessi corpi dei concorrenti sulla scena. Un tripudio di ritenzione idrica e vene varicose, come in tv non si era mai visto, che riparte dalle docce cult di Philippe Leveille e Giancarlo Magalli già vistesi a Pechino.
Insomma, il fisico avvizzito si ruba la scena dei reality show e tiene legato nella sceneggiatura lo scandaloso impatto dei costumi esotici alla riflessione sulle rughe e sugli anni che avanzano. Il tutto mediato dalle irresistibili facce basite di Claudio Lippi e dall’aria da eterno fanciullino di Edoardo Vianello.
Per questo Meglio tardi che mai ti tiene incollato sino alla fine per quanto è imprevedibile. E il merito va a Biggio, che ha riscoperto il suo talento per la tv demenziale diventando la spalla perfetta: quella del figlio di Mtv un po’ discolo che pare Verdone in viaggio con papà.
Certo, Non è mai troppo tardi ha anche un’alta dose di trash che sembra confermare la recente confessione della Direttora. Il fatto che sui titoli di apertura e di chiusura abbiamo visto il sedere di Biggio in bella mostra non è sicuramente un caso (e il conduttore dovrà spiegarci se ne va fiero!).
Meglio tardi che mai inizia con l’anticipazione di una scena di Biggio nud0… e mostra i concorrenti alle prese con una doccia di gruppo e la lotta di sumo.
Il primo reality della terza età sta per debuttare sulla rete giovane Rai. Cosa può succedere se quattro personaggi famosi tra i 67 e gli 82 anni decidono di sfidare il tempo che passa e partire per un viaggio molto movimentato, dall’altra parte del globo?
Sarà questa la divertente esperienza televisiva dal titolo Meglio tardi che mai, il comedy show che vedrà protagonisti su Rai2 il 22 e il 29 maggio alle 21.20, quattro ragazzi molto affiatati, ovvero Lando Buzzanca, Claudio Lippi, Adriano Panatta ed Edoardo Vianello. Con loro un giovane assistente pronto ad aiutarli, praticamente e fisicamente: l’attore e conduttore Fabrizio Biggio.
I cinque voleranno in Giappone, alla scoperta di Tokyo, Kyoto e Osaka, tra modernità e tradizioni secolari, mettendosi in gioco e trovandosi in situazioni comiche e curiose.
Nonostante la non più giovane età, vedremo Buzzanca, Lippi, Panatta e Vianello viaggiare con mezzi di fortuna come pure con treni d’avanguardia, dormire al “Capsule Hotel” ma anche sui più antichi futon, cantare al karaoke, mangiare cibo locale, prendere lezioni di sumo, e tanto altro, armati dell’entusiasmo e dell’ironia che da sempre li contraddistingue.
Se Tokyo li sbalordirà con le sue mille luci, il suo traffico smisurato, lo skyline dei suoi grattacieli ma anche con la spettacolarità del Monte Fuji, Kyoto li conquisterà con la sua quiete, le sue Ryokan, le tipiche abitazioni giapponesi, e l’arte delle Geishe, mentre a Osaka potranno apprezzare l’antico Teatro No e frequentare una scuola di samurai. Ritmi sfrenati e tranquillità, tecnologie all’avanguardia e antiche tradizioni si alterneranno continuamente.
Un viaggio che sarà per loro l’occasione di ritrovarsi e farsi conoscere dal pubblico come mai prima, facendosi beffa del tempo che passa.
Meglio tardi che mai è prodotto da Endemol Shine Italy. E’ la versione italiana di Better late than never, il programma che ha spopolato negli Stati Uniti, basato sul format coreano “Granpas over flowers”, che racconta il viaggio di quattro leggende over 60 che partono verso mete esotiche, accompagnati da un giovane assistente.
Meglio tardi che mai, dove vederlo in tv e in streaming
Meglio tardi che mai è in onda su Rai2 e in diretta streaming sul browser app Rai Play. Non ha profili social, ma è seguito sul web dagli account Rai e si può commentare sui social con hashtag #megliotardichemai.