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Mediaset vende Premium a Vivendi

L’accordo è stato siglato, è ufficiale

pubblicato 11 Aprile 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 02:36

UPDATE L’ufficializzazione della vendita di Mediaset a Vivendi è arrivata venerdì 8 aprile. Ecco il comunicato del Biscione, in cui si parla di “alleanza strategica”:

Mediaset e Vivendi hanno sottoscritto oggi un’intesa che formalizza un’alleanza strategica tra i due Gruppi europei. L’accordo è mirato all’unione delle rispettive leadership nazionali per cogliere ogni opportunità di sviluppo nel nuovo scenario globale del settore media.

In primo luogo, la partnership tra i due Gruppi europei si radica in uno scambio paritetico di partecipazioni tra le capogruppo del 3,5% a prova della piena condivisione d’analisi del nuovo contesto competitivo internazionale: uno scenario in veloce evoluzione con l’affermazione di contenuti video sempre più globali, l’impatto degli OTTV statunitensi e gli assetti sempre più transnazionali dei player di pay tv.
A valle dell’alleanza azionaria, il patto europeo Mediaset-Vivendi si articola in tre innovativi progetti industriali destinati a giocare un ruolo rilevante nel settore media.

1) Una nuova major europea per la creazione di contenuti. Nel nuovo quadro competitivo, Mediaset e Vivendi, già campioni nei rispettivi paesi di origine, svilupperanno un progetto che si occuperà di produzioni su scala internazionale. I contenuti saranno ideati e realizzati da una nuova struttura secondo standard e linguaggi per il mercato globale. E saranno valorizzati dalla distribuzione sulle reti tv dei due Gruppi in Italia, Francia e Spagna.

2) La prima piattaforma pan-europea di streaming di contenuti on demand. Le properties online dei due gruppi in Italia, Francia, Spagna e Germania sono destinate a confluire in un unico progetto in grado di garantire forte sviluppo tecnologico, customer experience sempre più evoluta e un’offerta di film e serie tv sempre più ampia e pregiata. Grazie alla forza dell’unione dei due Gruppi, obiettivo della nuova piattaforma è distribuire anche produzioni originali espressamente dedicate. Il nuovo progetto prevede ulteriori sviluppi in Paesi in cui oggi le due società non sono presenti.

3) Ingresso di Mediaset Premium in un grande network internazionale di pay tv. Mediaset Premium confluirà nel Gruppo Vivendi arricchendo con la presenza strategica nel vasto mercato italiano un network globale di pay tv che ha già basi in Francia, Polonia, Africa, America Centrale, Estremo Oriente. Contemporaneamente Mediaset proseguirà e rafforzerà la sua attività di editore di canali e contenuti on demand per Premium su tutte le piattaforme.
Il Gruppo Mediaset esprime grande soddisfazione per il valore creato con Premium grazie all’impegno e alle sfide sostenute negli anni. Oggi Premium è un asset competitivo e ben posizionato sul mercato che ha attratto in Italia gli investimenti di uno dei più grandi operatori di pay tv al mondo.

Di seguito, gli elementi economico-finanziari dell’intesa:

la cessione, da Mediaset a Vivendi, di un ammontare di azioni proprie Mediaset già esistenti pari al 3,50% del capitale sociale di Mediaset, a fronte della cessione da Vivendi a Mediaset di un ammontare di azioni proprie già esistenti o di nuova emissione pari allo 0,54% del capitale sociale di Vivendi; e contemporaneamente
la cessione, da RTI a Vivendi, del 100% del capitale sociale di Mediaset Premium a fronte della cessione da Vivendi a RTI di un ammontare di azioni proprie già esistenti o di nuova emissione pari al 2,96% del capitale sociale di Vivendi.

Al completamento delle operazioni sopra descritte:

Mediaset e RTI risulteranno titolari, complessivamente, del 3,5% del capitale sociale di Vivendi;
Vivendi risulterà titolare del 100% di Mediaset Premium e del 3,5% del capitale sociale di Mediaset.

Alla data odierna Mediaset, per tramite di RTI, possiede l’88,889% del capitale sociale di Mediaset Premium, mentre il restante 11,111% è posseduto da Telefonica. Conseguentemente la cessione della quota posseduta da Telefonica avverrà nel rispetto dei diritti previsti dallo statuto sociale di Mediaset Premium.

Sono altresì contemplate in linea con la prassi di mercato (i) clausole di conguaglio e/o aggiustamento del numero di azioni Vivendi e Mediaset oggetto dello scambio qualora, nel periodo tra la data della firma dell’Accordo e la data del Closing prevista entro il 30 settembre 2016, abbiano luogo operazioni straordinarie, (ii) clausole di risoluzione e/od obblighi di indennizzo in caso di non veridicità di dichiarazioni e garanzie contenute nell’Accordo. L’Accordo è infine sospensivamente condizionato all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni delle autorità di settore.

Inoltre, alla data del Closing:

Vivendi, Mediaset e RTI sottoscriveranno un accordo di lock up di tre anni sulle azioni Mediaset e Vivendi che saranno oggetto di scambio ai sensi dell’Accordo;
Vivendi e Fininvest sottoscriveranno un patto parasociale di stabilità che regolerà gli acquisti di azioni Mediaset da parte di Vivendi e di Fininvest. Gli eventuali interventi dovranno avvenire nel rispetto delle disposizioni vigenti e senza che da tali acquisti possa derivare alcun obbligo di offerta pubblica di acquisto. In particolare, nel primo anno dalla data del Closing Vivendi non potrà effettuare, direttamente o indirettamente, alcun acquisto di azioni Mediaset. Nel secondo e terzo anno dalla data del Closing Vivendi non potrà effettuare, direttamente o indirettamente, acquisti di azioni Mediaset che la portino a possedere una partecipazione complessiva superiore al 5% del capitale sociale di Mediaset. Fermi restando i suddetti limiti in capo a Vivendi, Fininvest sarà libera di effettuare, direttamente o indirettamente, acquisti di azioni Mediaset nei limiti previsti dalle norme applicabili in materia di opa obbligatoria.

Mediaset vende Premium a Vivendi?

Le voci circolano da un anno. E nelle ultime ore le indiscrezioni si sono fatte sempre più fitte: sarebbe ad un passo l’accordo tra Mediaset e Vivendi, la media company di Vincent Bolloré titolare tra l’altro di Canal +. Il Biscione sarebbe pronto a vendere ai francesi la pay tv Premium; l’accordo potrebbe essere siglato entro venerdì 8 aprile 2016 e dovrebbe essere basato su uno scambio azionario al 3,5 per cento (cioè 150 milioni di euro di Mediaset e 870 milioni di Vivendi – la differenza di 720 milioni verrà colmata al conferimento della pay-tv).

Come spiega Il Sole 24 Ore, al termine dell’operazione Vivendi comprerà anche la quota di Telefonica liquidando il gruppo iberico. Quest’ultima, in base ad accordi contrattuali con Mediaset, può infatti cedere la sua quota in caso di ingresso di soggetti terzi.

Così facendo Vivendi riunirebbe in un’unica piattaforma europea le sue tv a pagamento, cioè Canal+ e Premium, con l’obiettivo di creare un grande network europeo pronto a competere con Sky e, soprattutto, Netflix.

Occorre precisare che il passaggio dovrebbe riguardare gli abbonati, le strutture di trasmissione e quelle tecniche (incluse le redazioni), i diritti di trasmissione del calcio e i canali dedicati al pallone. Tutto il resto rimarrà in capo a Mediaset, che quindi continuerà ad avere la proprietà degli otto canali che trasmettono film e serie tv sul digitale (che, tecnicamente, fanno capo a Rti, non a Mediaset Premium Spa che è la società che Vivendi rileva). Insomma, il Biscione continuerà a produrre questi canali che saranno “ospitati” da Premium.

A fare da mediatore in questa operazione – non ancora ufficializzata, è bene ribadirlo – sarebbe il solito Tarak Ben Ammar. Pier Silvio Berlusconi, impegnato in prima linea nella trattativa, siederebbe nel nuovo Consiglio d’Amministrazione dell’azienda.

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