Mediaset tranquillizza Bongiorno, ma Mike è inconsolabile: “Mi fanno fare solo televendite. Sono libero: andrò a X Factor e a Domenica In”
Riassunto delle puntate precedenti. Sky si gratta e il bubbone esplode: la rete di Murdoch si propone, improvvisamente, come alternativa concreta, giovane e galoppante, alle tv generaliste che ci hanno intrattenuto finora. SkyVivo diventa SkyUno, la cui etimologia ricorda eccome la rete ammiraglia per antonomasia. C’è un giro di conduttori, Fiorello, Panariello, la Cuccarini. Voci,
Riassunto delle puntate precedenti. Sky si gratta e il bubbone esplode: la rete di Murdoch si propone, improvvisamente, come alternativa concreta, giovane e galoppante, alle tv generaliste che ci hanno intrattenuto finora. SkyVivo diventa SkyUno, la cui etimologia ricorda eccome la rete ammiraglia per antonomasia. C’è un giro di conduttori, Fiorello, Panariello, la Cuccarini. Voci, controvoci: Maurizio Costanzo, uno dei fondamentalisti aziendalisti più agguerriti che siano rimasti – aspetto non per forza negativo – si scaglia contro Mike. Gli dice: ehi Mike, non sta mica tanto bene che tu prendi e vai a fare gli spot su Sky. Sei un dipendente Mediaset, non te lo scordare. Bongiorno lascia passare qualche giorno, poi rivela: ma quale Mediaset, sono mesi che mi hanno segato via il contratto. Trascorre un’altra giornata, quindi si fa sentire, doverosamente, Cologno Monzese:
“Mike è parte importante della tv italiana. Vincolare un simile personaggio a un contratto di esclusiva con una sola azienda senza un progetto di produzione concretamente avviato sarebbe stato controproducente per lo stesso Mike Bongiorno. Mediaset comunque sta pensando nuovi progetti adeguati alla sua professionalità”.
Evviva. Responso doveroso e significativo. Parecchi dubbi è lecito nutrire, a questo punto, sulla voglia dell’italoamericano di stare a sentire tali “nuovi progetti”. L’età è quella che è: da dimostrare non c’è veramente più nulla. Spiega il diretto interessato a “Il Corriere della Sera”:
“Nessuno mi ha chiamato, sono tre mesi che aspetto, spero di sapere cosa è successo, me lo dica lei. [… ] Io non ho una spiegazione. So solo che ho chiesto alla direzione di Mediaset di parlare con loro, ma nessuno mi ha richiamato. Silvio Berlusconi? Lui è impegnato in tante cose… Quanto a Piersilvio: è più di un anno che non lo sento, non mi ricordo più neanche quando è stata l’ultima volta. Noi a Mediaset siamo professionisti: ognuno fa il suo programma. Mai avuto problemi. Sono rimasto tranquillo per tre mesi, poi visto che non ho avuto nessun cenno, mi sono sentito libero. Ho già avuto tre proposte dalla Rai: sarò a X Factor martedì su Raidue, poi andrò a I raccomandati e a Domenica in“.
Accadde qualcosa di simile alla fine degli anni Novanta con la telefonia: un certo monopolio si andò spegnendo, con l’avanzo della tecnologia, e a trarne il beneficio maggiore furono senza dubbio gli utenti. Più scelta, spettro più ampio di offerte: uguale risparmio matematico. Ora tocca alla televisione: cambiano i modi, i costumi e le tecniche e laddove, anni dietro, si palesò Tiscali, innescando una rivoluzione, adesso arriva Sky. Anche Rai e Mediaset dovranno migliorarsi: tutto a vantaggio nostro, si spera. Prosegue Mike, a proposito della possibilità di vederlo su SkyUno:
“Chi vivrà vedrà. Ora sono senza lavoro. Ma sono in buona compagnia, c’è anche Enrico Mentana. A Mediaset si arrampicano sui vetri. Ne ho di idee e progetti. Se penso che mi fanno fare solo le televendite, ci rimango male. Ormai il discorso è chiuso”.
Solidarietà da parte dei colleghi. Di casa Rai, naturalmente. Il primo a parlare è Carlo Conti:
“Mike può fare quel che vuole e soprattutto può andare dove vuole. Quando il telespettatore lo vede in televisione non si preoccupa del canale sul quale lui appare, perché Mike è lui stesso la tv, è l’uomo fatto televisione. Io ho sempre considerato perfetta la coppia Fiorello-Bongiorno, ben assortita, in sintonia l’uno con l’altro, e la continuazione di tale binomio sul piccolo schermo, qualsiasi siano i canali, Rai, Mediaset, Sky o altri ancora è un dettaglio davvero insignificante. Mike e Fiorello rappresentano un arricchimento per i contenuti di qualsiasi tv, per il loro spessore professionale e sono una certezza per la televisione di qualità”.