Mediaset sempre di più a tutta fiction
E’ ormai il genere più importante della tv generalista. Ha soppiantato i grandi film hollywoodiani, sta facendo diminuire le serate del varietà e dei reality e sta diventando sempre più strategico. Sto parlando della Fiction, di cui ieri Mediaset con i suoi dirigenti ha presentato in anteprima i nuovi progetti in lavorazione.Come ci segnala l’Ansa
E’ ormai il genere più importante della tv generalista. Ha soppiantato i grandi film hollywoodiani, sta facendo diminuire le serate del varietà e dei reality e sta diventando sempre più strategico. Sto parlando della Fiction, di cui ieri Mediaset con i suoi dirigenti ha presentato in anteprima i nuovi progetti in lavorazione.
Come ci segnala l’Ansa tramite un’agenzia molto dettagliata, il nuovo responsabile fiction, l’ex direttore di Rete 4 Giancarlo Scheri insieme ad Alessandro Salem, direttore generale contenuti Mediaset, ha presentato alla stampa il listino per le prossime stagioni che prevede un investimento di 250 milioni di Euro per 120-130 prime time sulle reti generaliste commerciali.
La notizia più interessante è “l’acquisto” del regista italiano ormai lanciato anche ad Hollywood, Gabriele Muccino, al quale verrà affidato il compito di realizzare un tv movie sulla scia dello humor di Quattro matrimoni e un funerale, capostipite delle commedie nere britanniche. Muccino non dirigerà la fiction, ma la svilupperà e ne sarà il capo progetto; sarà interamente girata in inglese affinchè sia più facile esportarla e venderla all’estero e avrà un cast in gran parte italiano.
Si respira aria di rinnovamento nella fiction di casa Mediaset anche per merito di Giancarlo Scheri che, nella presentazione di ieri, ha detto di voler puntare meno sullo star system, pur non rinunciandoci, e più sui nuovi talenti. Nuovi talenti non solo dal punto di vista del cast artistico, quanto da quello tecnico con nuovi direttori della fotografia, nuovi sceneggiatori, nuovi scrittori e ovviamente nuovi registi che possano dare una linfa vitale alla fiction in questi ultimi tempi un po’ in calo.
Tra i nuovi acquisti, anche Ficarra e Picone con un progetto ancora non definito.
Molti i titoli presentati. La novità è l’americanizzazione della macchina fiction: verranno pressochè abolite le miniserie da due puntate perchè difficili da collocare, spesso si scontrano con le fiction Rai (ne è prevista solo una già girata, Aldo Moro) in favore di tv-movie di una sola puntata che in alcuni casi faranno da pilota per una serie di media e di lunga durata. Così come avviene negli Stati Uniti, se il pilota funzionerà, verrà realizzato il prodotto seriale, mentre qualora non fosse apprezzato dal pubblico, l’investimento sarà meno oneroso.
Un esempio di questo nuovo corso è dato da due serie annunciate: dal successo del tv movie Due Imbroglioni e Mezzo con Sabrina Ferilli e Claudio Bisio verrà realizzata una serie di quattro puntate e dal buon riscontro di Piper, verranno girate sei puntate sulla storia del mitico locale.
Altri nuovi prodotti saranno un film sulla storia di Franco Basaglia, il parlamentare che con la famosa legge 180 abolì i manicomi, probabilmente interpretato da Sergio Castellitto; una ricostruzione della tragedia che più colpì l’opinione pubblica italiana tramite una diretta di oltre 24 ore dall’allora direttore del TG1, Emilio Fede, ovvero la vicenda di Vermicino e Alfredino Rampi.
Argomento di attualità, annunciato qualche giorno fa da Pietro Valsecchi che ne sarà il produttore, è il tv movie sulla “macelleria della Scuola Diaz” e il G8, che prosegue il filone sull’attualità sempre vincente, salvo rare eccezioni.
Arriverà, come annunciato al sottoscritto da Angelo Rizzoli, la miniserie L’Aviatore con Raoul Bova che andrà in onda in occasione della Giornata della Memoria e una nuova lunga serie in sei puntate sulla vita di Tommaso Buscetta, interpretato da Michele Placido, già Bernardo Provenzano ne L’ultimo padrino in arrivo nei palinsesti tv autunnali di Canale 5.
Altri titoli, Squadra Antimafia, sei puntate per la regia di Enzo Monteleone ed Alexis Sweet; Crimini Bianchi con protagonista Daniele Pecci; Chirurgia d’urgenza con Diane Fleuri e Violante Placido; N.O.E., serie lunga dedicata al reparto ecologico dei carabinieri in cui ora lavora il vero Ultimo, interpretato tra gli altri da Daniele Liotti e Giulia Michelini (R.I.S. e Distretto di Polizia).
A questi si aggiungeranno i titoli che sono stati presentati durante Mediaset Night, la serata di anticipazione dei palinsesti d’autunno, ovvero I Liceali, con Giorgio Tirabassi e Claudia Pandolfi, Dottor Clown con Gerry Scotti, Il Capo dei Capi con Daniele Liotti, O’Professore con Sergio Castellitto, L’Onore e il Rispetto 2 e Mogli a Pezzi, una sorta di Desperate Housewives all’italiana con Eva Grimaldi, Giuliana De Sio, Angela Melillo, Manuela Arcuri e Lorenzo Crespi. Previsto anche il ritorno di Diego Abatantuono con una serie commedia in cui interpreterà il celeberrimo “terrunciello”.
Raoul Bova si cimenterà poi con la lunga serialità in Intelligence, tema i servizi segreti deviati, e ci sarà spazio anche per Sabrina Ferilli, protagonista di una nuova Mary Poppins in Anna e i 5, sei puntate tratte da un format spagnolo, in cui interpreterà una tata di giorno e una spogliarellista di notte.
Ci sarà spazio anche per la fiction su Italia 1 con i progetti coprodotti con Sky annunciati qualche settimana fa: Quo vadis Baby?, serie supervisionata da Gabriele Salvatores e Romanzo Criminale tratto dal celebre film cinematografico.
Salem per concludere ha voluto sottolineare la differenza dei prodotti di fiction che da qui in avanti si andranno a realizzare essendo le tre reti diverse per tipologia e per target di riferiment: Canale 5 per il 15-64, Italia 1 per il 15-34 e Rete 4 per gli over 55.
Andrà in questa direzione la produzione seriale e di tv movie delle reti Mediaset per le prossime stagioni che ovviamente ha previsto parecchi sequel come Carabinieri, R.I.S., Distretto di Polizia e I Cesaroni.
Vedremo se queste innovazioni porteranno a risultati positivi: quel che è certo è che, dopo gli scarsi risultati di ascolto di serie lunghe come Codice Rosso, La Freccia Nera, Nati Ieri, si è corsi ai ripari e, prima di realizzare prodotti a lunga serialità, si testano con pilot sul modello americano. Ne abbiamo avuto un esempio recente con Un Dottore quasi perfetto, tv movie che qualora fosse andato bene sarebbe diventato una serie e che invece rimarrà fine a se stesso.
La fiction si rinnova nell’impianto strutturale e si avvicina come sistema a quello americano. Ora ci auguriamo che prima o poi si allinei al mercato americano anche per ciò che riguarda le storie e le tematiche con meno santi e poliziotti e più prodotti originali.