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Mediaset ricorre contro la Digital Key di Sky

Mediaset presenta ricorso contro la Digital Key di Sky. A distanza di un mese dall’annuncio della pay tv di Murdoch arriva la reazione del biscione alla mossa difensiva di Sky contro il digitale terrestre. La ormai celeberrima chiavetta usb da collegare ai soli decoder Hd di Sky per poter aggiungere tutti i canali free to

pubblicato 17 Novembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 21:11


Mediaset presenta ricorso contro la Digital Key di Sky. A distanza di un mese dall’annuncio della pay tv di Murdoch arriva la reazione del biscione alla mossa difensiva di Sky contro il digitale terrestre. La ormai celeberrima chiavetta usb da collegare ai soli decoder Hd di Sky per poter aggiungere tutti i canali free to air del digitale terrestre sembrava non avesse innervosito più di tanto Mediaset. D’altra parte si tratta di un aggeggio che dovrebbe avere ben poco impatto, numericamente, nonostante gli switch-off in aree sempre più popolate continuino a susseguirsi con la tempistica stabilita.

Eppure l’impegno dei concorrenti di Sky, fra cui non possiamo non includere la Rai del DG Mauro Masi, era parso più quello di demolire la consistenza di questa “chiavetta”: raggiunge pochi clienti, anche fra quelli abbonati a Sky, è sostanzialmente inutile (se ho un decoder HD ho già un televisore con il sintonizzatore digitale terrestre integrato nel 90% dei casi). Mediaset però non ha resistito ed è convinta che l’Antitrust bloccherà la diffusione di questo nuovo hardware.

Mediaset ha presentato un esposto all’Autorità Antitrust in relazione alla Digital Key annunciata da Sky Italia. La distribuzione da parte di Sky di questa chiavetta, secondo Mediaset, è contraria alla normativa comunitaria e nazionale in materia di concorrenza e costituisce una violazione degli impegni assunti nel 2003 da Newscorp in occasione della concentrazione delle attività di Telepiù e Stream. Le norme antitrust, infatti, non consentono a un’impresa dominante di ostacolare l’ingresso sul mercato di concorrenti mediante vendite abbinate o aggregate dei propri prodotti. Il fine della Digital Key – che non consente l’accesso né ai servizi interattivi né ai contenuti a pagamento – è quello di frenare la diffusione sul mercato di decoder che consentano di ricevere i programmi a pagamento e i servizi interattivi di altri operatori. Il tutto evidentemente a danno dei consumatori che vedranno così limitata la loro possibilità di scelta a livello di offerta e di contenuti.


Da parte sua Tom Mockridge, Amministratore Delegato Sky, ha immediatamente affidato una replica sulla questione alle agenzie:

Apprendo dalle agenzie di stampa del ricorso presentato da Mediaset all’Autorità Antitrust in relazione alla Digital Key di Sky. La Digital Key è una semplice iniziativa di Sky che garantirà a milioni di famiglie la possibilità di fruire dell’offerta in chiaro sul digitale terrestre in modo facile ed efficace. Si tratta di uno strumento che aiuta il processo di digitalizzazione del paese offrendo un servizio per i consumatori in un mercato in veloce sviluppo. Uno sviluppo che, evidentemente non è facile da accettare per un gruppo come Mediaset che per molti anni è stato, ed è ancora oggi, il principale soggetto privato operante in Italia nella televisione commerciale e dominante nel mercato della pubblicità.

Come si pronuncerà l’Antitrust sul tema? La nostra idea, tenuto conto anche dal fatto che la Digital Key avrebbe dovuto fare il suo sbarco sul mercato come opzione a pagamento, è che il terreno sia molto spinoso. L’impressione è che Mediaset e Sky abbiano deciso di avviare una guerra incrociata con carte bollate che trascende sempre più nel terreno del “pretestuoso“.

Basti citare un altro ricorso, logicamente respinto, con il quale Sky voleva obbligare Mediaset a programmare su Italia 1, Canale 5 e Rete 4 i suoi spot.