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Mediaset: spunta l’ipotesi del socio arabo e il titolo sale in Borsa

Il titolo Mediaset in Borsa torna a salire. Il mese di agosto, dopo il crollo patito nel giorno in cui l’azienda ha diffuso gli ultimi dati sull’andamento economico, è stato caratterizzato da un deciso rialzo. Il prezzo per azione è passato da 1.2 euro all’1.63 di oggi: un altro +4% dopo il rialzo in doppia

pubblicato 17 Agosto 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 02:36

Il titolo Mediaset in Borsa torna a salire. Il mese di agosto, dopo il crollo patito nel giorno in cui l’azienda ha diffuso gli ultimi dati sull’andamento economico, è stato caratterizzato da un deciso rialzo. Il prezzo per azione è passato da 1.2 euro all’1.63 di oggi: un altro +4% dopo il rialzo in doppia cifra dei giorni scorsi. Il minimo storico di 1.17 di fine luglio sembra lontano, anche se in 12 mesi il calo del titolo sfiora comunque il -40%.

L’euforia borsistica intorno a Mediaset è spiegata dai media con il riaffacciarsi di voci (non inedite) che riferiscono di un possibile ingresso nella società di nuovi soci. Durante l’ultimo premierato di Silvio Berlusconi si parlava di soci russi, paese ancora governato dal vecchio amico del nostro ex presidente del consiglio, Vladimir Putin, ma nelle ultime settimane si è iniziato a parlare con insistenza dell’arrivo di capitali “arabi”.

Per il momento si tratta di “fanta-finanza”, i dati reali parlano di un’azienda in difficoltà nell’affrontare la crisi economica e l’evidente contrazione degli introiti da pubblicità che sorreggono il business di Mediaset. L’azienda ha avviato un drastico piano di riduzione dei costi, ma non basta per evitare il calo degli utili che segue l’andamento della raccolta pubblicitaria. Gli investitori hanno progressivamente perso fiducia nei confronti del titolo Mediaset, ma l’ipotesi dell’ingresso di nuovi soci (e di capitali freschi) ha ridato entusiasmo. Vedremo se questo “vento” resisterà anche con l’arrivo dell’autunno e la diffusione dei dati economici sull’andamento dell’ultimo trimestre 2012. Altrimenti, c’è da scommetterci, si ricomincerà a paventare lo scenario di un delisting di Mediaset.