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Mediaset: i giornalisti contro la cessione di parte di Videotime

I Cdr delle testate Mediaset in agitazione per la cessione delle sedi regionali di Videotime.

pubblicato 18 Luglio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 03:17

Preoccupazione, anche dai giornalisti Mediaset, per la notizia che l’azienda ha intenzione di cedere le sedi regionali di Videotime (e i loro 74 dipendenti) affidandola ad una società guidata da un ex manager dell’azienda, Renato Pizzamiglio. Il piano di risparmi annunciato da Mediaset, una “spending review” aziendale da 400 milioni di euro per rispondere al calo della pubblicità, prevede anche operazioni come quella di Videotime.

Cedere le sedi regionali consentirà un risparmio, ma il timore è che questo rappresenti un pericolo per i dipendenti coinvolti che non saranno più coperti dalla garanzia di essere assunti da Mediaset. In reazione alla notizia i Comitati di Redazione di tutte le testate informative di “TG5, News Mediaset, TG4, Studio Aperto, Videonews, Sport Mediaset” si dicono contrari e dichiarando lo stato d’agitazione esprimono preoccupazione per “l’annunciata esternalizzazione del personale tecnico di tutte le sedi regionali del gruppo Mediaset, ovvero la cessione di un presunto ramo d’azienda che coinvolge 74 dipendenti della società Videotime e le strutture in cui oggi lavorano”.

I giornalisti parlano di “danni per la qualità dell’informazione” e chiedono all’azienda di ritirare il piano.

Per questo motivo i giornalisti Mediaset chiedono all’azienda di incontrare con urgenza i cdr per fare chiarezza sulle prospettive e sugli obiettivi. Noi crediamo in progetti editoriali e non in operazioni finanziarie.

La possibilità di uno sciopero di 8 ore da calendarizzare nelle prossime settimane è concreta.