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Mediaset diffida Vcast

I tempi cambiano, ma le esigenze dei telespettatori restano le stesse, cambiano solo le risposte che la tecnologia mette a disposizione. Per registrare un programma televisivo una volta si usava il classico videoregistratore, in tempi più recenti sono spuntati i Dvd Recorder, da qualche mese c’è anche il servizio Faucet PVR fornito da Vcast.Un’idea che

11 Ottobre 2007 00:05

Il logo di VcastI tempi cambiano, ma le esigenze dei telespettatori restano le stesse, cambiano solo le risposte che la tecnologia mette a disposizione. Per registrare un programma televisivo una volta si usava il classico videoregistratore, in tempi più recenti sono spuntati i Dvd Recorder, da qualche mese c’è anche il servizio Faucet PVR fornito da Vcast.

Un’idea che unisce l’esigenza di poter registrare, vedere in seguito e conservare i programmi tv che più interessano alle nuove tecnologie informatiche della compressione video e dalle aumentate capacità in termini di banda delle connessioni adsl.

Registrandosi su Vcast ogni utente aveva la possibilità di selezionare un qualsiasi programma di una delle 7 reti generaliste (ma non solo), scegliere il formato video preferito (dai molto compressi a quelli di alta qualità) e di ricevere entro poche ore dal termine della trasmissione un file video direttamente sul proprio computer.

Il servizio, aldilà delle naturali problematiche dovute al fatto di essere gratuito ed in fase beta testing, ha funzionato più che egregiamente negli ultimi mesi, da un paio di giorni è arrivata una brutta sorpresa: Mediaset ha diffidato Vcast dal registrare e inviare agli utenti i propri contenuti.

Sfruttando un’interpretazione piuttosto disinvolta della legge sul Diritto d’Autore ha costretto i gestori del sito a sospendere la registrazioni di Rete 4, Canale 5, Italia 1 e Boing.
Da parte sua Vcast replica, a nostro modo di vedere non a torto, che non ci fosse una ragione per reclamare la violazione di una qualche legge tenendo conto che i file registrati sono inviati esclusivamente all’utente che li ha richiesti e non c’è uno scopo di lucro.
L’operazione fatta da Vcast non ha sostanziali differenze rispetto al comportamento di un vostro amico che registra un programma tv e vi presta la sua videocassetta, il problema è che Mediaset punta a guadagnare proprio dall’offerta video on demand del catalogo dei suoi programmi attraverso il suo portale “Rivideo“.

Sul blog di Vcast potete trovare i dettagli sulla vicenda, compresa l’iniziativa di protesta indirizzata a Mediaset, alla quale i gestori del sito chiedono di aderire.