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Mediaset, Claudio Brachino esulta: “Siamo il meglio dell’infotainment”

Claudio Brachino fa la ruota come i pavoni e dalle pagine de Il Giornale dice: “Con politica e gossip siamo un modello“. Annuncia che con Vittorio Sgarbi si stringe la collaborazione sia settimanale sia domenicale e il suo ruolo sarà una sorta di super partes nella discussione tra fazioni opposte. Il do ut des per

di marina
pubblicato 13 Ottobre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 22:12

Claudio Brachino fa la ruota come i pavoni e dalle pagine de Il Giornale dice: “Con politica e gossip siamo un modello“. Annuncia che con Vittorio Sgarbi si stringe la collaborazione sia settimanale sia domenicale e il suo ruolo sarà una sorta di super partes nella discussione tra fazioni opposte. Il do ut des per la partecipazione di Sgarbi è la rubrica “Quello che non fa ascolto” destinato all’arte sacra. Rispetto alla polemica sollevata da Massimo Giletti di una Domenica Cinque che copia l’Arena spiega:

È ridicolo: il fiore all’occhiello di Pomeriggio Cinque è il caso, un segmento di programma dove si tratta l’attualità con il criterio della polarizzazione, con posizioni distinte e contrastanti. Un modello genetico che ispira anche la prima parte della nostra domenica. Se poi andiamo in cerca di padri, dal cilindro della tv escono Funari e Costanzo, non Giletti.

Insomma Brachino ne ha per tutti e non le manda a dire e dall’alto del suo osservatorio, cioè VideoNews, analizza le trasmissioni che segue: Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque e Domenica Cinque, Verissimo, Secondo voi, Super partes, Storie di confine e Top Secret.

Il check riguarda Mattino Cinque e Pomeriggio Cinque che si piazzano bene negli ascolti dando filo da torcere a Uno Mattina e La Vita in diretta e Brachino si dice sostanzialmente soddisfatto del 20-21% di share considerato che il cambio Panicucci su D’Urso non ha creato falle negli ascolti. Buona anche la performance domenicale, come già analizzato da Share che inizia a conquistare punti preziosi. In proposito dice Brachino:

Sì, i dati sono in costante aumento. L’altro ieri ci siamo avvicinati a Raiuno e in qualche punto l’abbiamo battuta. E poi, le interviste della D’Urso fanno discutere, personaggi come Loredana Bertè e il principe Emanuele Filiberto dicono da noi cose che non dicono altrove.

Ansiosi di sapere se pensa che in Italia non ci sia libertà di informazione?

È un falso problema. Quel che è certo è che ci sono trasmissioni che si permettono di fare ciò che vogliono senza limiti.

Avete da ribattere che lavora per Mediaset? Ecco cosa risponde:

È vero, ma cerchiamo di dimostrare il contrario, rispettando la par condicio nei dibattiti e riportando la politica al centro dell’attenzione in uno spazio non convenzionale, il mattino, nella maniera più equilibrata possibile. Da noi parlano tanti ospiti esponenti dell’opposizione, dalla Finocchiaro a Rutelli e presto inviteremo Di Pietro, così come vorrei avere D’Alema.

Brachino è incontenibile, tanto quanto i suoi quasi due metri di altezza e inizia a snocciolare i meriti del suo infotainment, cioè dell’essere riuscito a coniugare informazione e intrattenimento:

Fino a qualche anno fa, questo era impossibile: noi invece abbiamo dimostrato che la scrittura giornalistica, quella autoriale e quella delle star, possono combinarsi in prodotti di successo. Se è vero come dicono i massmediologi che i contenitori popolari sono diventati essenziali per formare le opinioni, allora non solo mi sento giornalista ma mi sento addosso una grande responsabilità. E vorrei ricordare che, in fasce orarie difficili, abbiamo portato avanti battaglie etiche, dalle denunce per stalking ai pirati della strada, siamo stati in prima linea con la strage di Kabul e ci permettiamo anche di divulgare la Costituzione con Martelli.

Grazie a hannibal_smith per la segnalazione.