Max Giusti conferma il ritorno di Boss in incognito ma “Nessun contratto in esclusiva con Rai”
“L’azienda mi ha fatto capire che Pechino sarebbe stato solo il primo passo…”
Max Giusti è pronto per riprendersi la sua rivincita dopo la sua partecipazione a Pechino Express che gli ha fruttato una seconda vita in Rai. Il messaggero lo ha intervistato a 7 giorni dall’eliminazione nell’adventure show di Rai 2. “Ora mi ritrovo con 2000 commenti a foto, mi sento come i Ferragnez. E pensare che Pechino nemmeno volevo farlo. Ho offerto tutto il cachet al mio collega, Marco Mazzocchi, per ritirarci“.
Ritiro che al contrario non c’è stato e ha fruttato la fortuna della coppia dei gladiatori che sono riusciti a compiere il 90% dell’avventura e Giusti è riuscito così a vincere perlomeno la sfida con se stesso: “Alla Rai mi hanno detto: iniziamo da qui. Mi hanno fatto capire che Pechino sarebbe stato solo il primo passo. Volevano che mostrassi al pubblico la persona non il professionista.”
Il ritorno del conduttore in Rai a distanza di 4 anni (“L’intrattenimento non è morto, ma si è evoluto“) non significa un contratto in esclusiva “Ormai si va avanti un pezzo alla volta” ed il prossimo pezzo si chiama Boss in incognito edizione che sì, ci sarà, ma che al momento è solo rinviata al prossimo autunno su Rai 2.
La Rai si sta comportando bene, ma spero che riprendano il prima possibile, dopo aver pianto giustamente i caduti, a produrre programmi che ci facciano sognare. Per tanta gente, che non può pagarsi altri abbonamenti, oggi la tv generalista è l’unico contatto con l’intrattenimento.
Nella speranza che la situazione possa tornare alla normalità al più presto, Giusti ritiene che il mondo dello spettacolo e gli artisti che lo animano non debbano lamentarsi in questo momento “è poco opportuno”: “C’è tanta gente a terra e di sicuro parecchi sono artisti, maestranze e tecnici. Il problema però è generale, non solo dell’arte e della cultura”
L’attore è comunque ottimista:
Voglio che tutto torni come prima. So che non potrà succedere domani, aspetto anche un anno. Ma io tra due anni voglio essere alle Maldive, tra tre in australia.