Le Olimpiadi di Londra saranno una grande esclusiva di Sky Sport che metterà in campo tutto il suo potenziale (13 canali, HD, 3D, la garanzia di una diretta integrale di tutti gli eventi, una cosa mai vista nel nostro paese), ma la Rai avrà modo di difendersi. Le 200 ore di gare garantite per contratto in chiaro sono in realtà sufficienti a coprire le competizioni più interessanti, soprattutto tenendo conto che il nostro paese sta vivendo, al di là di inattese sorprese, un periodo non entusiasmante dal punto di vista dei talenti sportivi.
La Rai ha già fatto la sua scelta: RaiDue sarà la rete olimpica e trasmetterà gli eventi più importanti con l’ausilio di RaiSport sul digitale terrestre. Mauro Mazza, direttore di RaiUno, non è per nulla contento di questa scelta e lo dice chiaramente:
Per Rai1 c’è il rammarico di non poter bissare, con le Olimpiadi, il successo degli Europei in termini di ascolti, come quattro anni fa. Infatti Rai2 è stata eletta rete olimpica. La mia richiesta di avere le prime serate delle Olimpiadi su Rai1 e di lasciare il day time su Rai2 non è stata ascoltata perché si è scelto di dare tutta la programmazione olimpica a Rai 2. Sarebbe stato invece meglio per l’azienda, e non solo per Rai1, avere due reti dedicate alla programmazione delle duecento ore olimpiche che la Rai ha a disposizione. Questo avrebbe certamente valorizzato di più questo investimento, a fronte di Sky che ha 13 canali dedicati. E’ un peccato, sono molto rammaricato di questo, anche perché studi dell’ufficio marketing avevano previsto 7 punti percentuali in più per gli ascolti se avessimo scelto la formula del day time su Rai2 e della prima serata su Rai1.
Mazza è convinto che dalla suddivisione delle gare olimpiche ci avrebbe guadagnato l’intera azienda e chissà, potrebbe aver ragione, anche se non ne avremo mai la controprova. Intanto rivendica orgogliosamente il “primato di RaiUno” che ha “ascolti in calo”, ma meno dei concorrenti e correlati all’introduzione del digitale terrestre che ha penalizzato tutte le generaliste.
Rai Uno ha avuto ascolti eccellenti questa primavera, nonostante abbia pagato pegno dal rodaggio della direzione intrattenimento e da alcuni prodotti fiction, come il Titanic che è stata una interminabile sofferenza in termini di ascolti. Nonostante questo la leadership di Rai Uno è ribadita e consolidata.
Insomma, il direttore è soddisfatto e per quanti se lo domandassero pare intenzionato a confermare anche il programma di Giuliano Ferrara Qui Radio Londra:
è una scelta dei direttori generali che si sono succeduti. L’accordo infatti è stato siglato da Mauro Masi e confermato da Lorenza Lei. Anche in questo caso si è trattato di una valutazione puramente editoriale. Diciamo che senza l’appuntamento quotidiano con Ferrara quest’anno Rai Uno avrebbe nel prime time lo stesso ascolto dello scorso anno. Quindi sarebbe l’unica rete italiana col segno più rispetto al 2011, mentre siamo con un segno meno, comunque marginale rispetto al calo di altri canali.
La logica è “Ferrara ci fa perdere qualcosa, ma me lo tengo ugualmente perché non dipende da me”. Buono a sapersi.
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