Mauro Masi lascia la Rai – Chi sarà il successore?
Mauro Masi lascia la RAI.La notizia era già stata battuta un mese fa da Repubblica e l’avevamo riportata puntualmente. Poco dopo era giunta una lettera di smentite. Ma ora sembra proprio che la questione si sia concretizzata definitivamente.Secondo quanto si apprende – e secondo quanto sta facendo rapidamente il giro del web – Mauro Masi
Mauro Masi lascia la RAI.
La notizia era già stata battuta un mese fa da Repubblica e l’avevamo riportata puntualmente.
Poco dopo era giunta una lettera di smentite. Ma ora sembra proprio che la questione si sia concretizzata definitivamente.
Secondo quanto si apprende – e secondo quanto sta facendo rapidamente il giro del web – Mauro Masi avrebbe una poltrona pronta alla Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici): l’assemblea dei soci dovrebbe nominarlo fra poche ore, salvo improbabili sorprese, amministratore delegato.
Il d.g. ha avuto il tempo di un ultimo atto che ha già fatto discutere parecchio: la lettera di richiamo ai direttori di Tg2 e Tg3 contro Annunziata, Floris, Santoro. Il curriculum di Masi in Rai non è propriamente di quelli da direttore illuminato: la battaglia contro Santoro, la sospensione di Vauro, il divieto alle docufiction, la cancellazione dei programmi di approfondimento per la par condicio che portò alla sospensione dei talk show.
Poi, le intercettazioni telefoniche che vennero mandate in onda a Raiperunanotte, con Masi che discuteva al telefono della chiusura del programma di Santoro. E ancora. Il tentativo di ridimensionare Parla con me, il dossier per dimostrare che la televisione italiana è troppo orientata a sinistra e il tentativo di imporre una specie di codice censorio, la richiesta di sospensione per Santoro. Freccero via da Rai4, ancora guerre contro Michele Santoro, una telefonata ad Annozero in cui il d.g. fece una pessima figura, un’altra telefonata per augurare un buon lavoro a Simona Ventura e all’Isola dei Famosi (ma con stoccate indirette ad Annozero), infine gli attacchi anche da parte della sua parte politica. Per non essere riuscito, per esempio, a contenere la “satira” di Luca e Paolo a Sanremo.
Adesso c’è un altro posto in un altro servizio pubblico per lui (al suo fianco, Maria Grazia Siliquini, ex Pdl, ex Fli, ora nel gruppo dei Responsabili in Parlamento: avrebbe il posto da presidente della Concessionaria). E si apre, ovviamente, la guerra di successione.
E’ facile ipotizzare che il Governo abbia tutti gli interessi a imporre un nominativo allineato sulle proprie posizioni, che continui la linea di Masi, magari riuscendo a portarla a termine.