Maurizio Crozza a DiMartedì del 19 gennaio 2016 (VIDEO)
DiMartedì: la copertina satirica di Maurizio Crozza.
Maurizio Crozza ha aperto la nuova puntata della seconda stagione di DiMartedì (in diretta su Blogo) con la consueta copertina satirica (da segnalare che tra gli ospiti in studio c’è la conduttrice Caterina Balivo).
Il comico si è rivolto subito al conduttore Giovanni Floris:
Giova, come è bello lavorare con te, tu non sei un fannullone, tu sei l’antitesi, lavori tantissimo: accendo la televisione alle 9 e ti vedo, alle 10 sei ancora in onda, alle 11, a mezzanotte, all’una, caxxo sei ancora lì; tu non sei un fannullone, Giova, sei più un cagacaz*i.
A questo punto Crozza ha previsto la trasformazione degli uffici pubblici in “oasi naturalistiche incontaminate” qualora davvero si procedesse con i licenziamenti dei fannulloni ‘promessi’ dal governo Renzi. Quindi ha proseguito sul tema luoghi comuni:
Ho visto degli statali che si facevano un mazzo così… a Berlino, però li ho visti!
Il comico ha notato come anche i talk show della tv italiana siano pieni zeppi di fannulloni, ossia di “parlamentari che invece di lavorare non fanno un caxxo“. Subito si è corretto:
Non è vero che i parlamentari non fanno un caxxo. Purtroppo lavorano. Alla caxxo, però lavorano.
Chiuso il capitolo fannulloni sentenziando che in Italia a lavorare sono soltanto le trattorie, specie quelle romane, Crozza si è rivolto a Junker che non trova interlocutori in Italia. Quindi il finale sulle banche:
Tutte le banche che scricchiolano sono toscane. Giova, scusa, ma quanti papà ha la Boschi?
In apertura di post il video integrale della copertina.