Home Rai 1 Maurizio Crozza, contratto da 5 milioni di euro in Rai? Brunetta chiede chiarezza

Maurizio Crozza, contratto da 5 milioni di euro in Rai? Brunetta chiede chiarezza

L’ex ministro chiede se le notizie che parlano di un contratto biennale da 5 milioni di euro proposto al comico genovese siano vere.

pubblicato 21 Settembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 14:11

Renato Brunetta torna ad occuparsi della Rai. Il capogruppo Pdl alla Camera dei Deputati infatti ha presentato un’interrogazione al presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Roberto Fico, per sapere se “corrispondono a verità le indiscrezioni apparse sugli organi di stampa, secondo le quali la Rai sta conducendo una trattativa con il comico Maurizio Crozza, per la definizione di un contratto con la televisione di Stato”.

In particolare l’ex ministro, peraltro una delle vittime più celebri delle imitazioni del comico genovese, chiede alla Camera e ai vertici Rai di conoscere “i dettagli dell’eventuale accordo che sarebbe in via di definizione, e se corrispondono al vero le notizie che parlano di un contratto della durata di due anni e di un compenso compreso tra i 4 e i 5 milioni di euro”.
Tali indiscrezioni in effetti si sono diffuse qualche giorno fa, dopo che da mesi si è ventilata l’ipotesi del passaggio alla tv pubblica di Crozza, il quale ogni martedì apre su Rai3 la puntata di Ballarò.

Ricordiamo che già in passato l’onorevole Brunetta si era occupato da vicino delle questioni Rai, accusando Che tempo che fa, In Mezz’ora e Ballarò (tutti programmi di Rai3, come si nota facilmente) di, in sostanza, non rispettare il pluralismo e di concedere troppo spazio a ospiti considerati vicini all’area politica di centrosinistra. I suoi esposti all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni avevano partorito un parziale successo).
Ancora più recentemente Brunetta ha dato vita a Raiwatch.it, un sito per monitorare e giudicare la tv di Stato ed ha criticato i Tg Regionali (è chiaro che l’esponente del Pdl sia un appassionato spettatore di Rai3).

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