Maurizio Crozza a DiMartedì del 25 novembre 2014 (VIDEO)
La copertina satirica di Maurizio Crozza
Anche la puntata di ieri sera di DiMartedì, in diretta su Blogo, è stata aperta dalla copertina di Maurizio Crozza.
Il comico si è presentato con la cartina dell’Italia, sempre più rossa, e indossando un colbacco comunista:
Giova, guarda l’Italia: tutto rosso, tutto comunismo! Nemmeno in Unione Sovietica di Breznev si era mai visto tanto rosso. È diventata rossa persino la Calabria! A Reggio c’è già la coda per vedere i famosi Compagni di Riace. In Bulgaria ormai si parla di percentuali renziane.
Crozza si è quindi trasformato in Matteo Renzi, per qualche secondo negli inediti panni di imitatore di Tiziano Ferro:
Domenica nessuno è andato a votare e ho preso 2 regioni. Renzi batte democrazia 2 a 0. Non ho più bisogno del PD, non ho più bisogno di Berlusconi. Tra un po’ non avrò nemmeno più bisogno degli elettori. La democrazia è un concetto vecchio, oggi conta Parole-a-vanvera-crazìa.
Il comico è poi passato a commentare l’altissimo livello di astensionismo registrato alle ultime regionali:
In Emilia ha votato solo il 37%. Praticamente solo scrutatori, ma perché erano già lì. Più che exti-poll, exit-pochi.
Immancabile un passaggio sulla ‘coerenza’ di Bonaccini, neo governatore della Regione Emilia Romagna:
Prima era bersaniano, poi renziano. Domenica, dopo i risultati elettorali, ha detto “io sono sempre stato astenuto.
Divertente la battuta sul crollo di Forza Italia, con riferimento a Bruno Vespa, ospite in apertura di DiMartedì:
Ormai Berlusconi politicamente serve a presentare i libri di Bruno Vespa.
In chiusura il riferimento all’altro Matteo, Salvini, e il commento del senatore Antonio Razzi sul sì della Camera al jobs act.