Maurizio Crozza a Ballarò del 9 luglio 2013: “Giova, vai in ferie sul più bello?” (VIDEO)
Crozza apre la puntata che chiude la lunga stagione del talk di Rai3.
L’ultima puntata stagionale (in diretta su PolisBlog) di Ballarò, il talk show di Rai 3 condotto da Giovanni Floris, si è aperta con la copertina satirica di Maurizio Crozza. Il comico si è rivolto subito al padrone di casa, rimproverandogli uno scarso tempismo:
Giova, cosa ridi, proprio adesso che si decide tutto, sull’Imu, sugli F35, sul segretario del Pd, sulla condanna a Berlusconi… tu vai in ferie adesso? Sul più bello? Sei pazzo? È come essere con una donna e andarsene subito dopo essersi messo il preservativo.
Ovviamente Crozza ha commentato anche la notizia del giorno e cioè l’udienza della Cassazione fissata per il 30 luglio che potrebbe provocare seri problemi a Berlusconi. Il comico ha osservato che “l’esercito di Silvio il 30 luglio è tutto al Billionaire” e quindi non potrà essere al fianco del suo leader.
Quindi, dopo aver ironizzato sul connubio Berlusconi-Egitto, Crozza ha ipotizzato lo scenario dell’affidamento ai servizi sociali dell’ex Premier:
Berlusconi rischia la condanna. Potrebbe fare volontariato con le persone più svantaggiate, che vivono ai margini. Me lo vedo mentre accompagna al parco Bersani.
Il comico si è quindi molto concentrato sul caso degli F35 e del dimezzamento dei canadair, ricordando anche la gaffe di Francesco Boccia, presidente della commissione bilancio. Poi su Matteo Renzi:
Renzi farà la quarta Leopolda, il ritorno della Leopolda. È un appuntamento fisso, come le commedie sexy degli anni ’60
Crozza ha insistito sul sindaco di Firenze:
Renzi ha detto che vuole un Pd nuovo, un partito più aperto. Più aperto di così, non lo vedi che è sfondato?
Quindi uno straordinario quanto immaginario dialogo che potrebbe esserci domani nell’incontro tra Grillo e Napolitano, con il Capo dello Stato impegnato a tranquillizzare il leader del Movimento 5 Stelle.
Alla fine una battuta sul governo di larghe intese che però litiga su tutto (“Chiamare questo governo di larghe intese è come chiamare Equitalia ufficio della grande amicizia”) e l’imitazione di Renato Brunetta, vero ‘nemico’ di Ballarò.