Maurizio Crozza a Ballarò del 9 aprile 2013 (video)
Maurizio Crozza apre la 29 esima puntata stagionale di Ballarò. Il video.
La 29 esima puntata stagionale (in diretta su PolisBlog) di Ballarò, il talk show di Rai 3 condotto da Giovanni Floris, è stata aperta come di consueto dalla copertina satirica di Maurizio Crozza. Il comico genovese ha assunto da subito i panni di Pierluigi Bersani, fresco di incontro con Silvio Berlusconi:
Gli ho sparato una raffica di metafore che gli si è scollato il parrucchino.
Crozza ha quindi ironizzato sulla frase ‘ti conosco, mascherina’ pronunciata stamane da Bersani in tv e indirizzata al Cavaliere, insieme anche a “nuovo non vuol dire nuovismo”, degna della potenziale affermazione “Cina non vuol mica dire cinismo”. Poi, nei panni del segretario del Pd, ha dato vita ad una delle sue consuete metafore:
Non è che se la paura fa novanta, a novanta mi ci devo mettere io.
Tra le altre metafore sfornate anche la seguente:
Non è che se a Livorno parcheggi la macchina a spina di Livorno, ti viene fuori il cacciucco.
Poi, svestiti i panni di Bersani, il bersaglio è rimasto comunque il leader del centrosinistra:
Bersani è come un giocatore di calcio che parte da 50 metri, scarta tutti, tira, rimbalza e fa gol nella sua porta.
Quindi l’ironia su Angelino Alfano ed Enrico Letta, i mediatori dell’incontro tra Bersani e Berlusconi:
E’ il primo caso in cui l’ambasciatore non solo porta pena ma la fa anche.
Infine, il sarcasmo sulle parole di Beppe Grillo che oggi ha denunciato un presunto “golpe”:
Più che di golpe, io parlerei di golpe. Hanno tutti un colpo di golpe spaventoso. Grillo ha un senso di golpe per non aver fatto nascere un governo, Napolitano ha un senso di golpe per averci regalato Monti, Bersani ha un senso di golpe… a prescindere. Berlusconi sensi di golpe non ne ha perché è lui il golpevole.