Maurizio Crozza a Ballarò del 12 novembre 2013 (VIDEO)
La copertina satirica di Crozza in apertura di Ballarò
La nuova puntata – in diretta su PolisBlog – di Ballarò, il talk show di Rai 3 condotto da Giovanni Floris, si è aperta come di consueto con la copertina satirica di Maurizio Crozza
Il comico ha iniziato il suo pezzo citando il ritorno sulla Terra dallo spazio dell’astronauta Luca Parmitano, che da quell’altezza
per qualche mese si è goduto non soltanto la grande muraglia cinese, ma anche “la grande merdaglia italiana”. Il comico ha quindi confessato che sabato scorso, appreso della possibilità di caduta sulla Terra di un satellite, ha pensato che “se cade mette anche un po’ d’ordine”.
Quindi Crozza è passato alla legge di stabilità, ironizzando sulle migliaia di emendamenti presentate in Parlamento e chiedendosi cosa si salverà della legge di stabilità:
Cosa si salverà della legge di stabilità? Il titolo, forse? Stabilità, forse no.
In seguito, prendendo spunto dall’emendamento che suggerisce di sostituire alla Trise, la Tuc, Crozza ha proposto di associare ogni tassa al nome di uno sponsor in modo che a pagare non siano soltanto i cittadini. Qualche esempio di questa geniale trovata? Eccolo:
Associamo il bollo auto al mocio così una parte la paga Vileda.
Crozza ha proseguito il suo monologo parlando della cementificazione delle spiagge italiane, che qualcuno vuole anche vendere. Poi le imitazioni di Antonio Razzi e di Renato Brunetta, il quale sta lavorando alla norma salva-Silvio (depenalizzazione della frode fiscale):
È la salva-Silvio, come l’herpes, ogni tanto rispunta.
Da segnalare, en passant, una battuta sulla trasformazione fisica (causa ritocchini) di Meg Ryan, la protagonista di Harry, ti presento Sally.