Maurizio Costanzo Show, continue smorfie di Platinette durante l’intervista a Di Maio
Al Maurizio Costanzo Show l’intervista a Luigi Di Maio viene accompagnata da continue smorfie e commenti sprezzanti di Platinette, seduta alle sue spalle. Il Ministro degli Esteri non si accorge di nulla
Le parole possono essere pesanti come pietre, ma a volte le facce lo sono ancora di più. E’ il caso di Platinette che, alla prima puntata della nuova edizione de Maurizio Costanzo Show (qui la recensione), si lascia andare ad una lunga serie di espressioni di dissenso durante l’intervista a Luigi Di Maio.
Mauro Coruzzi è seduto proprio alle spalle del Ministro degli Esteri e ogni risposta dell’esponente grillino viene timbrata da gesti e commenti sprezzanti bisbigliati ai vicini di posto.
La regia fatica ad evitare il cosiddetto ‘doppio binario’, che diventa evidente a tal punto da generare comprensibili reazioni sui social.
Pronti via, Costanzo definisce il leader dei Cinque Stelle “un ragazzino” e Platinette inaugura il ciclo con una primissima smorfia. Di Maio saluta i presenti – tra gli altri Giobbe Covatta, Lello Arena, Ricky Memphis e Dario Vergassola – definendoli “idoli della mia adolescenza”. Parole che provocano altri sussulti accompagnati a evidenti movimenti con le mani.
L’apice si raggiunge quando l’ex vicepremier elogia Giuseppe Conte. Platinette sgrana gli occhi, a cui si aggiungono i mugugni in platea. “Che coraggio…”, sembra uscire dal suo labiale.
Si parla di Salvini. “Con lui non mi sono più sentito, mi fido delle persone fino a prova contraria, ma quando arriva la prova contraria mi fermo lì”. Poi ecco un parere sulla sconfitta in Umbria: “Il Movimento rappresenta l’alternativa quando va oltre la destra e la sinistra. Per i prossimi appuntamenti le alleanze le faremo con i movimenti civici”.
Il ghigno di Platinette si accompagna ai “no” effettuati con la testa e ad applausi che scattano con il contagocce. Tutto all’insaputa dell’ignaro Di Maio, che si sarà sicuramente accorto del fuori programma una volta seduto davanti al televisore.