Maurizio Costanzo Show, puntata 15 maggio 2016

Inizia la puntata con una sorta di red carpet e alcuni endorsement degli ospiti nel dietro le quinte. Salvatore Esposito parla di un Maurizio Costanzo Show che ha saputo essere “al passo con i tempi, una sorta di Twitter live”. Emozionati anche Raoul Bopva e Sergio Friscia. D’Alessio: “Sarà una puntata importante per Napoli”. Zanicchi: “Costanzo colonna della televisione”.

Anche Stefano De Martino parla del Costanzo Show come di una sorta di antesignano dei social. Poi il caso della settimana, quello della piccola Fortuna Loffredo anticipato da un servizio di Parpiglia.

Mimma, la mamma della piccola Fortuna, spiega il motivo per cui è al MCS: “Voglio continuare a cercare la verità”. Dopo di lei le parole della nonna e del padre.

Fine anteprima, Costanzo annuncia: “Sarà una puntata in parte su Napoli”. Ospiti: D’Alessio, Bova, Trotta, Gigi&Ross, Zanicchi, De Martino, Esposito, Friscia.

Si parte col caso di Fortuna Loffredo, anticipato nell’anteprima. Ospiti la famiglia e l’avvocato Pisani.

Costanzo chiede se si tratta di bambini a rischio quelli di Caivano. Antonio Loffredo: “Io spero che mia figlia non sia morta inutilmente. Magari la giustizia, la gente si sveglia perché il futuro dei nostri figli siamo noi e io davvero chiedo alle Istituzioni di dare una mano a Caivano perché ne hanno davvero bisogno in tutte le maniere. Siamo abbandonati da tutti, bambini che cadono come fosse neve dal cielo, violentati, uno schifo Un padre che gli ammazzano il figlio (ndr: Antonio Giglio, altro bambino morto nelle stesso palazzo) e lo minacciano di non andare al cimitero e per tre anni non va dal figlio morto. Ma stiamo scherzando? Ma l’Autorità dove sta? Hanno chiuso frettolosamente il caso Antonio Giglio come un incidente… ancora prima Fortuna, prima un altro, ancora prima un altro. La legge dove sta?”.

L’avvocato Pisani: “Nelle diagnosi funzionali fatte dai medici su questi bambini si attesta la presenza di traumi per cui hanno diritto all’insegnante di sostegno ma non si stabilisce quale è la causa di questi traumi. Oggi, alla luce di queste tragedie, è chiara la causa di questi traumi. Perché sia Fortuna che Dora prima di essere ammazzate erano state visitate da specialisti. Qualcuno dice, ma la mamma dove stava? Ma il padre dove stava? Scusate ma le Istituzioni dove stavano? Il problema è che la gente in quel posto non riconosce le istituzioni perché le istituzioni purtroppo sono assenti”.

Costanzo invoca la castrazione chimica per i pedofili: “Su questi argomenti perdo un po’ il lume della ragione e dico una cosa adesso che mi creerà antipatie e chiedo scusa. Io dinnanzi a questi episodi di pedofilia invoco il peggior castigo: la castrazione chimica perché non è tollerabile. Le Autorità del luogo facciano fino in fondo il loro mestiere e proteggano questi bambini.
Abbiamo il dovere di salvarli tutti”. Applausi scroscianti del pubblico, tra cui D’Alessio e Bova.

D’Alessio ricorda la vicenda dell’ambulanza comprata con la beneficenza e alla quale hanno prima tolto il suo nome, poi bloccata. Costanzo s’indigna e chiede una risposta a Beatrice Lorenzin.

Don Patriciello, prete attivo nella denuncia alla Terra dei fuochi, interviene sul caso parlando di degrado e ignoranza di Caivano: pvertà ammassate e abbandono dello Stato.

D’Alessio interviene: “Vengo anche io da un quartiere popolare. Ma il pedofilo è solo quello arrestato o ce ne sono altri. bisogna prendere i bambini e farli parlare?”. Anche Bova si inserisce: “Vorrei chiedere all’avvocato quali sono le pene previste per gli abusi sui minori”. Avv. Pisani: “Anche 10, 12 anni, ma vengono rinchiusi insieme ad altri pedofili, mangiano bevono e i bambini sono morti dentro”. Di nuovo D’alessio chiede alla madre di spiegare com’è che le sia sfuggita la situazione della figlia. Ma siabbatte di nuovo la scure della censura? Perché non si sente la risposta della madre e si notano solo le facce allibite degli ospiti, in particolare Esposito e Ross.

D’Alessio e Esposito parlano dell’infanzia nei quartieri di Napoli dove si era a stretto contatto anche con quelli che non ce l’hanno fatta.. Gigi&Ross portano in scena la loro parodia di Gomorra.

Stefano Esposito racconta anche la sua esperienza: “Ho vissuto a Torre Annunziata, a Roma, Milano. Mi piace parlare con tutti. Il fattore comune a tutti è che c’è una divisione profondissima tra lo Stato e la gente. E questo è la causa di tutto. E’ arrivato il momento di sanare”. Il qualunquismo e la retorica dilagano..

De Martino: “Chi tocca un bambino non ha diritto di stare nel nostro stesso mondo”. D’Alessio: “Più che la castrazione chimica io darei la pena di morte ai pedofili. Sì, perché devono morire”. Sembra una puntata di Quinta Colonna. Sembra una gara a chi la spara più populista e forcaiola.

Mentre Bova parla di beneficenza Costanzo chiede a Fatima Trotta perché studia la danza del ventre. Così, a buffo.. “Per passione” risponde lei..

Gigi D’Alessio canta e non sono mai stato così contento di sentire una sua canzone..

Costanzo chiede a Bova se abbia mai ricevuto una dichiarazione d’amore e Fatima Trotta si offre.. D’Alessio canta Non dirgli mai..

Anche la Zanicchi si offre di fare la dichiarazione. Ed è meno intimidita della Trotta. “Io ho un’esperienza che una di vent’anni se la sogna. Non dico con me, ma tu prova”. Per un attimo ho temuto gli dedicasse la sua “Ti voglio senza amore”. Fortunatamente torna il trash divertente ed è questo che vogliamo.. Friscia canta una canzone che non fa ridere.

Bova risponde alla domanda di prima sulla dichiarazione, ma parla della religione e di quando ha fatto San Francesco: “Cercavo un segno di San Francesco e l’ho visto negli occhi di mio figlio”. Costanzo delusissimo.

Gigi & Ross imitano Gabriel Garko..

La storia di Cesare, ex clochard salvato dalla strada da un benefattore, Graziano. De Martino: “Bella questa cosa che l’abbia incontrato sulle scale di una Chiesa, io sono credente”. Forse semplicemente le scale delle Chiese sono anche i luoghi, insieme ai portici, dove è più facile incontrare clochard…

Tenero Cesare che afferma: “Da lui non mi sposto più. Come se fosse mio padre, mia madre, mio fratello. Dove va lui vado io”. Costanzo lo esorta a non fare mai qualcosa di brutto a Graziano, il suo benefattore.

D’Alessio si propone per una serata a Sassari per aiutare Graziano.

La Zanicchi sottolinea l’importanza di non gridare ai quattro venti i propri gesti benefici: “Una volta in un programma con dei politici ho fatto l’errore di dire che volevo dare 10mila euro a una famiglia bisognosa. Mi hanno massacrata tutti dicendo che l’avevo fatto per pubblicità. Al mio Paese ho regalato un campanile e non mi è stata fatta neanche una targhetta”.

Si scherza e si ride sul campanile costruito dalla Zanicchi. Poi De Martino ha rivelato che il Papa ha chiamato Graziano. La Zanicchi, che ha inciso un brano in cui duetta virtualmente col Santo Padre, subito si mostra interessata alla storia.. Ma è ancora il campanile a dominare i discorsi. Costanzo: “Pare ‘na piccionaia”. Poi Costanzo chiede alla Trotta di fare un po’ di danza del ventre..

Dopo un attimo di esitazione, Fatima si cimenta e mostra alcuni passi base della danza del ventre.

Standing ovation per Franca Valeri, 96 anni. “Lo spettacolo è stato la vita, una parte della vita”. Su Alberto Sordi: “Era una persona chiusa. Parlavamo spesso di cani”. Poi la Valeri parla delle iniziative a favore dei rifugi per animali smarriti/abbandonati.

Valeri: “Maria Callas l’ho adorata. Lei cantava, ma nel suo canto c’era una tale concentrazione e comprensione del personaggio che mi emozionava ogni volta”. Poi sulla carriera: “Certo che mi tornano in mente i miei spettacoli, ho recitato cose che ho scritto. Vorrei ricordare una cosa che mi turba, ho recitato molto al teatro Valle. Perché ha chiuso? Qualcuno me lo deve dire, uno dei teatri più belli di Roma”. Costanzo le fa dedicare un brano da Gigi D’Alessio e il cantante le canta Reginella.

Costanzo chiede a tutti gli ospiti di salutare da vicino Franca Valeri e tutti le baciano la mano.

La passerella finale.. Puntata finita.