Maurizio Costanzo, l’altra verità sull’Isola e sulla tv. Dalla parte del pubblico
Maurizio Costanzo, da buon censore della tv popolare, ha raccontato l’Isola dei famosi senza ipocrisie
Che il Maurizio Costanzo Show sia stato tra le trasmissioni più viste di ieri sera (1 milione e mezzo di spettatori e l’8% è vero record) non dev’essere stato solo un caso, favorito dalle repliche e dall’assenza del Segreto. Nella puntata-matrioska dell’Uno contro tutti, divisa tra Simona Ventura e la chirurgia estetica, Maurizio Costanzo ha ritrovato l’essenza della sua laurea televisiva, fatta di note a piè di pagina su misura del pubblico anziché per gli specialisti del mezzo.
Mai demagogicamente, ma con pura schiettezza, il giornalista coi baffi ha guidato i telespettatori di Rete4 nella rilettura dell’ultima Isola dei Famosi, sconfessando ogni retorica aziendalista: “E’ l’uno contro tutti di Simona, mica dell’Isola che a me non me ne può fregà di meno”. Quando l’argomento più chiacchierato è diventato l’accendino di Fiordaliso, con annessi i doppi sensi su dove se l’è nascosto, ha risposto secco: “Mica io guardo tutte le puntate. E non voglio che qui si scada nel pecoreccio”.
Per non parlare della sua crociata contro l’epica del naufragio televisivo, che gli ha scatenato applausi a scena aperta:
“Bisogna chiarire che voi non ci andate per beneficenza, ma perché siete pagati, se no sembrate un manipolo di eroi che vanno sull’Isola a soffrire. Vi danno i soldi, punto”.
Insomma, da buon preside Costanzo non ha risparmiato nessuno, trasformando le sue frecciatine in una voce critica insostituibile, nel mediare tra il punto di vista della celebrità e quello della gente comune. Costanzo smaschera l’egocentrismo autoreferenziale del vip medio, gli ricorda che “i pensionati stanno peggio dei concorrenti dell’Isola” e lo fustiga da buon senatore anziano della tv.
Nella sua ritrovata forma televisiva, così ricca di sagace ironia, pronta a disvelare i meccanismi del backstage e capace di raccontare l’altra faccia della tv popolare, quella più vera e scevra di ipocrisie, Costanzo e il suo “Sipario!” hanno rifatto centro.