Maurizio Costanzo a TvBlog: Io, Maria, il tritolo, la noia e il comunismo
L’intervista al giornalista, conduttore e scrittore romano
Un onda può essere bella da cavalcare, spumeggiante, ti può dare tanta adrenalina nell’affrontarla su di una tavola da surf, ma può anche essere assassina, ti può inghiottire e toglierti la vita. Una medaglia con due facce, proprio come i giorni di una vita.
In un anno possono accadere tante cose, belle e brutte, ma è l’impasto fra queste due categorie di accadimenti, che rende un anno memorabile oppure o no. Per Maurizio Costanzo non è stato solamente un anno memorabile, ma un decennio quello protagonista del suo ultimo libro, ci riferiamo a quello degli anni novanta. Un decennio spartiacque fra gli spumeggianti e per certi versi spensierati anni ottanta e i meno appariscenti anni del nuovo millennio, che stiamo vivendo.
I ricordi, le considerazioni e i racconti di quei suoi speciali anni novanta, sono stati racchiusi nel nuovo lavoro che Costanzo ha dato alle stampe in questi giorni, si tratta de “Il tritolo e le rose”, edito da Mondadori, dove per tritolo si intende l’attentato che ha subito il 14 maggio del 1993 in via Fauro a Roma, mentre per rose il grande scrittore e giornalista romano fa riferimento al suo matrimonio con Maria De Filippi. avvenuto due anni dopo. Nel libro Costanzo passa in punta di penna da un momento all’altro di quei suoi anni novanta, dalle cose belle a quelle brutte, in un racconto meticoloso, interessante, come sempre mai banale, catturando l’interesse del lettore, dalla prima all’ultima pagina, come solo un grande giornalista quale lui è, sa fare.
L’occasione de “Il tritolo e le rose” giunge opportuna per fare una chiacchierata con Maurizio Costanzo su quei anni novanta, con un aggancio anche al periodo che stiamo vivendo.
Il suo nuovo libro è dedicato ai suoi anni Novanta, che definisce speciali, perchè?
Speciali per me perchè la mafia mi ha messo un po’ di chili di tritolo per ammazzarmi. Ci siamo salvati sia io, che Maria, il cane e l’autista e speciali perchè poi due anni dopo mi sono sposato con Maria.
Lei apre il suo libro con il privato raccontando la sua storia con Maria, ma anche con le altre sue precedenti compagne, cosa ha trovato in Maria che nelle altre non trovava ?
Una grande amicizia, un grande affetto ed una grande complicità.
Quindi un qualcosa che è andato oltre il semplice amore
Esattamente, è andato oltre.
Se Maria all’epoca del suo incontro fosse stata già felicemente sposata, come sarebbero andate le cose e secondo lei sarebbe diventata ugualmente quella che è oggi, parlo sopratutto della Maria televisiva?
Beh no, perchè lei lavorava presso uno studio di un avvocato, credo avrebbe esercitato la professione forense e sopratutto non sarebbe venuta poi a lavorare con me a Roma.
Lei si dice nel libro “non comunista” ma dice anche che l’assidua frequentazione con Massimo D’Alema l’ha portata nei pressi di una fascinazione di quella ideologia. Cosa è rimasto oggi in Maurizio Costanzo di quel germe ed esiste ancora ai nostri tempi il comunismo ?
Non è rimasto niente in me di quella fascinazione, come la chiamo nel libro. Mi chiede se esiste ancora oggi il comunismo? Diciamo che c’è ancora qualcuno che si indigna per alcune cattiverie, ma direi che oggi politicamente non esiste più e lo dico con dispiacere.
E’ ancora amico di Massimo D’Alema ?
Lo vedo troppo raramente, diciamo che idealmente sono ancora suo amico.
Come si fa ad essere contemporaneamente amico di Berlusconi e di D’Alema ?
Dissi a Berlusconi quando scese in politica che non lo avrei mai votato, ma che pure non lo avrei mai attaccato, D’Alema invece l’ho votato.
Nell’ultima puntata del suo show ha visto da vicino Matteo Salvini, che impressione le ha fatto ?
E’ molto simpatico ed è molto comunicativo e diretto, capisco perchè ha molto successo. Non era mai capitato, per esempio, che alla passerella del Costanzo show, un politico fosse così tanto applaudito. Ho visto un centinaio di persone che si sono proprio alzate in piedi. Ero stupito assistendo a quella scena.
Si può fare un parallelo con i politici del passato, oppure siamo in un epoca talmente diversa da renderlo impossibile ?
E’ troppo diverso Salvini, non me la sento di paragonarlo con nessuno.
I due Matteo dei nostri tempi, Renzi e Salvini, come li giudica, c’è qualcosa che li accomuna, oltre al nome di battesimo ?
No, direi di no. In un primo momento lo pensavo, ma ora che ho conosciuto meglio Salvini direi di no.
Qual è la carta vincente di Salvini secondo lei ?
Salvini, naturalmente o no, dice alla gente esattamente le cose che la gente si vuol sentir dire.
A proposito del “naturalmente o no”, secondo lei le cose che dice Salvini le pensa davvero, o le afferma solo perchè la gente quelle cose se le vuol sentir dire ?
Non lo so, dall’aria che ha mentre le dice mi sembra che le pensi davvero. Anche perchè è difficile andare per piazze e paesi fingendo.
E Renzi come lo vede oggi politicamente parlando, voglio dire, pensa che possa in qualche modo “risorgere” mi passi la parola ?
Non credo e un po’ mi spiace perchè è tutto meno che stupido.
Alla luce del suo documentario su Firenze, per lui ora vede un futuro più televisivo ?
Mah si, vediamo come sono questi documentari e poi lo giudicheremo anche sul fronte televisivo.
Con Maria vi siete conosciuti in una convention di video cassette, che erano supporti che si usavano molto negli anni novanta, le chiedo, se dovesse portare cinque videocassette in un isola deserta, cosa ci sarebbe inciso su quei nastri ?
Direi cinque film: Amici miei, La grande guerra, Una giornata particolare, poi un film di Totò ed un film di Alberto Sordi, per esempio Il marchese del grillo.
Ed una video cassetta con inciso un programma televisivo ?
Un mix fra Corrado e Mike Bongiorno.
La malinconia e la noia, cosa teme di più oggi Maurizio Costanzo ?
La noia, sempre.
Degli anni novanta, protagonisti del suo nuovo libro, cosa vede nell’epoca che stiamo vivendo adesso ?
Non so dirle cosa degli anni novanta c’è oggi, però le dico che vedo in giro un po’ di disorientamento, con la caduta di molti ideali, non stiamo vivendo una grande stagione.