Matteo Salvini attacca i tg ed Enrico Mentana risponde: “Ha scelto un nuovo obiettivo. Forse dovremmo parlare del concorso ‘Vinci Salvini’?”
Salvini ha criticato i telegiornali durante un comizio che si è tenuto oggi a Legnano.
Dopo il battibecco e la finta tregua con Lilli Gruber e con Otto e Mezzo, si è riaccesa subito la “sfida” tra Matteo Salvini e La7.
Il ministro dell’Interno, leader della Lega e vice-premier del governo Conte, infatti, ha attaccato i maggiori telegiornali nazionali, Tg1, Tg5 e Tg La7, durante un comizio che si è tenuto oggi pomeriggio a Legnano, paese in provincia di Milano.
Il contenuto esatto delle parole utilizzate da Salvini è stato citato testualmente da Enrico Mentana, durante l’apertura dell’edizione serale odierna del suo Tg La7. Il giornalista, successivamente, ha proceduto con la legittima replica:
Questa sera, Salvini, tanto per cambiare, ha scelto un nuovo obiettivo, non più conduttori televisivi o scrittori che non gli piacciono, ma i telegiornali. Segno che evidentemente lui, o chi gli indica gli obiettivi comunicativi, ritiene che faccia gioco prendersela con i telegiornali. A noi, francamente, con tutto il rispetto, fa un baffo una critica come questa. Salvini ha detto testualmente: “Vi sfido! Stasera andate a vedere i telegiornali Tg1, Tg5 e TgLa7, e non affronteranno nessuno degli argomenti dei quali stiamo parlando qui in piazza ma parleranno solo di fesserie di cui non importa nulla a nessuno!”.
La frase “Segno che evidentemente lui, o chi gli indica gli obiettivi comunicativi, ritiene che faccia gioco prendersela con i telegiornali”, usata da Mentana, probabilmente, è la più esplicativa mai proferita in tv per spiegare, in maniera veloce e diretta, la strategia comunicativa del Ministro dell’Interno in atto da diversi anni.
Enrico Mentana, quindi, ha proceduto con una piccola serie di provocazioni motivate e tutt’altro che gratuite:
Forse dovremmo parlare del concorso “Vinci Salvini” che ieri è stato lanciato sui social dallo stesso Ministro dell’Interno, o forse più seriamente, delle centinaia di migliaia di rimpatri che un anno fa erano stati promessi in campagna elettorale e che non ci sono stati affatto… Ma sicuramente ne avrà parlato in piazza il Ministro dell’Interno… Col sorriso sulle labbra, ricordiamo a Salvini che abbiamo avuto modo di attaccare e criticare per queste scelte inconsulte di offesa all’informazione chi ha governato prima di lui, con più titolo e per più lungo tempo. Queste cose non fanno paura e non modificano il nostro modo di lavorare che sarà comunque sempre sine ira et studio, anche Salvini ha fatto il Classico come noi, nei suoi confronti.
Restiamo in attesa della controreplica di Salvini (che arriverà, sicuro che arriverà…).