L’intervista di Matteo Renzi alla Bbc risalente al 2016 torna a far notizia. Potere della rete e dei social, capaci di riattualizzare un faccia a faccia di quattro anni fa, quando l’allora Presidente del Consiglio si apprestava a vivere il delicato appuntamento del referendum, che poi gli sarebbe stato fatale.
Quell’inglese un po’ così, accompagnato da espressioni indubbiamente divertenti, scatenò l’ironia del web che nei giorni scorsi ha riproposto il filmato concedendogli nuova vita, tanto da far credere a qualcuno che si trattasse di materiale recente ed inedito.
Un aspetto cavalcato anche da Propaganda Live che però è andata oltre, affidando il materiale ad Alessio Marzilli, divenuto celebre per i suoi montaggi alternativi, tutti concentrati sui silenzi dei protagonisti. Era successo con Giuseppe Conte ospite a Otto e mezzo, ma anche a Matteo Salvini, messo alle strette da Corrado Augias a Cartabianca.
Se lo “shock” e il “because” dell’ex premier facevano sorridere, ancora più esilaranti risultano le esitazioni e gli imbarazzi ricostruiti da Marzilli, talmente realistici e ridoppiati nei minimi rumori da trarre in inganno qualche spettatore.
E forse a cadere nel tranello è stato anche Beppe Severgnini che, a Le Parole della settimana, è stato chiamato a dire la sua sull’episodio, stuzzicato da Saverio Raimondo. “C’è un’altra domanda che non abbiamo qui in video”, ha fatto notare il giornalista del Corriere. “Nella stessa intervista della Bbc gli hanno fatto una domanda in effetti posta in maniera un po’ complessa e lui (Renzi, ndr) non ha avuto la prontezza di dire ‘non ho capito’, può succedere. Quindi ha fatto un silenzio di 35 secondi che la Bbc ha rimandato in tutti i modi. Lei gli ha fatto la domanda, lui la guardava, lei aspettava la risposta e la risposta non arrivava”.
Il dubbio che Severgnini si sia imbattuto nel video sbagliato è concreto, soprattutto se si va a ripescare l’intervista originale della Bbc a Renzi che non contiene né indecisioni, né tantomeno silenzi prolungati.