Home Quelli che il calcio Matteo Renzi a Sempione Express. Cabello: “Lo amiamo tutti” (anche la Clerici). Come il Berlusconi del ’94?

Matteo Renzi a Sempione Express. Cabello: “Lo amiamo tutti” (anche la Clerici). Come il Berlusconi del ’94?

Il leader dei Rottamatori fa schierare al suo fianco i conduttori, come il Cavaliere ai tempi della discesa in campo.

pubblicato 11 Novembre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 00:19

Con Silvio Berlusconi sembrava scandaloso, sino a qualche tempo fa, schierarsi. E tutti a gridare a chi lo fece nel ’94 nella sua discesa in politica: mi riferisco a Mike Bongiorno, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello tra gli altri.

Siamo sicuri che ora non stia accadendo qualcosa di molto diverso? Oggi a Quelli che, a un giorno dal confronto tv dei leader del centrosinistra e a pochi giorni dalle primarie, Matteo Renzi ha partecipato al reality-parodia Sempione Express (il video dopo il salto). Lo ha fatto entrando a casa della signora Mafalda e cambiandole le lampadine di casa, portando avanti la “politica del fare”. Mentre lui dichiarava, con autoironia, di perdere credibilità Victoria Cabello gli rispondeva:

“Ma no, Matteo. In questo momento ti amiamo tutti”.

Nello stesso frangente Antonella Clerici twittava a Giorgio Gori, spin doctor di Renzi nonché ex produttore televisivo esperto di popolarità:

“Io adoro Matteo Renzi”.

Una vera dichiarazione di voto, sulla scia di quella, a mezzo stampa, di un grande amico di Antonellina – nonchè compagno di agenzia – Paolo Bonolis. Insomma, la tv tutta, specialmente quella più smart, si sta schierando con Matteo Renzi che va ospite di tutti, dal Testimone di Pif a Volo in diretta, passando per i vari programmi di approfondimento.

Il rottamatore ha un occhio di riguardo proprio per i programmi che girano di più su Youtube, puntando sull’elettorato anti-ideologico under 30 che più si diverte, a vedere l’intervista doppia di Quelli che col Renzi vero e quello di Pantani.

Lo stesso sindaco di Firenze compensa, così, la sua presunta scarsa presenza nei telegiornali Rai. Ha, infatti, dichiarato di aver ricevuto solo il 10% di spazio, contro il 60% dato a Pierluigi Bersani, segretario del Pd.

In compenso, a causa della famigerata black list, tutti in tv parlano con sospetto di “Beppe Grillo sporco e cattivo”, dalla D’Urso che a Domenica Live gli dà del maschilista all’Arena di Giletti, che oggi gli dedicava una puntata tra poche luci e tante ombre. Paradossalmente colui che gli ha reso più omaggio, non senza qualche contrarietà dell’azienda Mediaset, è Paolo Del Debbio, accomunato a Grillo dalla stessa passione per la piazza.

Al leader del Movimento 5 stelle le televisioni rimproverano, generalmente, l’ostracismo verso i talk show tv. Della serie, se non ti piacciamo tu non piaci a noi, anche se lo stesso Oliviero Toscani evidenziava oggi da Giletti l’eterno embargo televisivo su Grillo.

Questa tv sempre più politicizzata, coi conduttori sempre più schierati tra una gag e l’altra, non promette nulla di buono.

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