Matrix, Luca Telese a TvBlog: “Non cambio le mie idee a seconda degli editori. Spero di arrivare al 10% di share”
Questa sera su Canale 5 in seconda serata torna Matrix. Ecco l’intervista realizzata da TvBlog al nuovo conduttore.
Luca Telese è pronto a debuttare questa sera alla conduzione di Matrix, che dopo una stagione di pausa, torna in onda su Canale 5. La puntata – come annunciato nella conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio – sarà dedicata all’attualità politica e vedrà tra gli ospiti Guglielmo Epifani e Paola De Micheli del Pd, Daniela Santanchè e Fabrizio Cicchito del Pdl e Giorgio Airaudo di Sel. TvBlog ha rivolto alcune domande al giornalista, che fino alla settimana scorsa era sugli schermi di La7 a In Onda:
Domanda diretta: che ci fa un giornalista di sinistra a Mediaset?
Quello che dovrebbe fare ovunque: il suo lavoro. Penso sia molto importante che ci siano diverse voci anche in un’azienda che ha l’editore con delle opinioni diverse dalle mie. Il problema, casomai, si pone al contrario, cioè quando l’editore ha delle idee e non vuole persone con idee diverse. Il fatto che mi abbiano chiamato, sapendo chi sono e che storia ho, per me è un fatto positivo.
Lei ha un passato da autore a Mediaset…
Sì, ho fatto una gavetta che è ampiamente documentata. Ne vado orgoglioso. Ci ho messo 15 anni per prendere il tesserino; ho lavorato praticamente dappertutto: Mediaset, Rai, tv private. Ho cominciato a TeleAmbiente che ero un bambino, leggevo il telegiornale e mandavo i miei stessi servizi. Pensa che disastro, secondo me l’unico spettatore era mia madre. Tutto ciò ha prodotto quello che sono io ora: non cambio le mie idee a seconda degli editori. Quando, dopo aver fatto una gavetta del genere, arrivi in prima fila hai una sensazione di piacere, ma anche una consapevolezza diversa. Gli anni che ho passato a fare Cronache marziane, L’Alieno, mi sono serviti: stai dietro, nessuno ti osserva e impari tanto.
Da parte di La7, sui cui schermi è apparso fino a pochi giorni fa, c’è stato il tentativo di farla restare?
Io sono stato benissimo a La7, è il canale dove sono cresciuto. Sono stati 7 anni uno più bello dell’altro: sono partito da Omnibus estate in cui facevo il supplente di Antonello Piroso. Adesso avevo un programma mio da tre anni; mi hanno fatto un’ottima controproposta, ma per me questo era un passaggio di crescita, una sfida. Come quei giocatori che crescono nelle giovanili del Milan e poi vanno alla Roma perché cercano una squadra per mettersi alla prova in un altro ambiente. Quando mi hanno chiamato Giordano e Crippa proponendomi di condurre Matrix ho pensato ad uno scherzo di Striscia la notizia. È un’offerta che a molti di coloro che fanno il mio mestiere farebbe piacere.
A Matrix in questa stagione, oltre alla politica, ci sarà spazio anche per la cronaca?
Ci sarà, tendenzialmente, politica. Ma per noi politica non significa solo la cronachetta del Palazzo, ma raccontare i grandi temi. Eluana Englaro è politica o è cronaca?
I fatti di cronaca nera, che in passato trovavano spazio a Matrix, ci saranno?
Se c’è un motivo per cui rientra nel nostro regno, sì, altrimenti ci sono altri programmi che lo fanno meglio. Quando avremo gli strumenti per dire qualcosa di interessante su un fatto lo faremo. Non ci piacciono i conduttori guru e santoni, che ti dicono cosa devi pensare e fare. A noi piace raccontare una cosa in più.
Sfidate Porta a Porta il lunedì sera. Avete un obiettivo di share?
Il nostro è 100%…
Qualcosa di più realistico? Altrimenti potrei dirle che assomiglia a Casaleggio e Grillo e so che non lo considererebbe un complimento…
Io spero di fare il più possibile; dobbiamo riaccendere uno spazio… Matrix era fermo: spero che in due-tre-quattro mesi riusciamo ad arrivare al 9-10% di share. Cioè fare un ascolto degno di questa rete.
Salvo Sottile è passato a La7 ed ha rivelato che sarebbe dovuto essere lui il conduttore di Matrix…
Anche secondo me (ride, Ndr).
Ed invece è andata bene così?
Certo, è andata bene. Sottile è un grande professionista. Il fatto che dicano che sia andato via da Mediaset per colpa mia mi sembra una responsabilità drammatica rispetto anche al popolo e al Paese. Lui è bravissimo, aveva già un programma di grande successo… io sarei andato volentieri a fare Quarto grado. Se ci fossimo messi d’accordo sarebbe stato meno traumatico. Io gli facevo da valletta a Quarto Grado e poi lo pugnalavo in camerino.