Matrimoni al buio, su Real Time prima ci si sposa poi ci si presenta
Nuova serie in onda sul canale 31 del DTT: non fatelo vedere a chi teme il ‘divorzio breve’, però.
Due sconosciuti si ritrovano davanti a un officiante e si dicono si: una volta ‘rato’ i novelli sposi decideranno se ‘consumare’ il matrimonio, ovvero se conoscersi (non per forza biblicamente) o avviare le procedure per il divorzio. Questo il succo di Matrimoni al buio, serie di cui avemmo già modo di parlare e che debutta stasera, venerdì 13 giugno, su Real Time alle 23.05.
Non pensate però che i due promessi siano cooptati o costretti a sposarsi: in realtà i protagonisti della serie, sei singles in tutto, hanno scelto di sottoporsi a una sorta di esperimento basato su un modello di affinità sentimentale messo a punto da psicologi e antropologi. Non riuscendo a trovare un partner, i sei hanno deciso di affidarsi a un gruppo di esperti, che dopo test e interviste in profondità, compongono le coppie sulla base della potenziale affinità.
I due prescelti però si incroceranno solo all’altare: trattandosi di un programma tv dovrebbe essere scongiurato almeno il problema di trovarsi di fronte a una persona di pessimo aspetto. La loro storia inizia proprio da quel che per le altre coppie è il coronamento di un percorso: i novelli sposi si racconteranno le proprie vite in luna di miele, in pratica il loro primo appuntamento. E se in una vacanza non sempre i problemi vengono al pettine, i due avranno presto a che fare con l’organizzazione della loro nuova casa, con annesso trasloco. E sulla convivenza ci si renderà conto dei veri problemi.
L’amore ha in tutto sei settimane per sbocciare: le telecamere seguiranno le coppie per un mese e mezzo dopo le nozze, cercando di registrare il loro primo bacio e la prima lite, le prime lacrime e le prime scuse. Al termine delle sei settimane, nelle quali saranno seguiti anche dallo staff di ricerca, le coppie decideranno se divorziare o provare a restare insieme.
Il format danese, Married at first sight, è stato recentemente acquistato negli USA, in Australia e in Gran Bretagna, non senza polemiche. Intanto noi ci seguiamo queste prime otto puntate da 60′ ciascuna: tra le poche certezze che ho nella vita è che una versione italiana non la vedremo facilmente (e non solo fino a quando non sarà introdotto il divorzio breve… ).