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Una domenica in edicola fra Matilde Bernabei Cavaliere e Fiorello Rai man

Matilde Bernabei e Rosario Fiorello nella rassegna stampa di domenica 2 giugno 2019

di Hit
pubblicato 2 Giugno 2019 aggiornato 21 Gennaio 2021 19:09

Spiccano due interviste molto interessanti nelle pagine dei due principali giornali dell’edicola nostrana. Sul Corriere della sera una bella intervista al Presidente di Lux Matilde Bernabei, nominata dal capo dello Stato Sergio Mattarella Cavaliere della Repubblica e sulla Repubblica una chiacchierata di Rosario Fiorello sul suo futuro professionale.

Partiamo da Matilde Bernabei che commenta così la sua nomina a Cavaliere della Repubblica:

Ho realizzato che ho un grande avvenire alle spalle. Ho ripensato a quando a 26 anni, nell’80 a Montedison ero già responsabile della divisione per creare posti di lavoro nel mezzogiorno. Su 2.500 dipendenti io ero la più giovane e unica donna.

Le si chiede poi del fatto che nelle serie che produce Lux parla spesso di santi ed eroi positivi :

Mi considero una aspirante cristiana perchè l’errore è sempre in agguato, ma sono ancora laica. Nei Medici c’erano Papi terribili e li abbiamo raccontati e ora lavoriamo ad una serie per Sky, Diavoli, che definisco trasgressiva perchè fa capire come la finanza, ormai, sia sopra ogni cosa: sopra la politica, sopra l’informazione. I nuovi committenti richiedono prodotti più scapigliati, devi fare prodotti che funzionino per domani e dopodomani.

Su prodotto di cui va più fiera la risposta è diretta :

Sono stata io a volere fiction con storie contemporanee ed eroi del quotidiano come Don Matteo con Terence Hill che è alla dodicesima serie e che si sono rivelate leader negli ascolti e attrattive anche per i giovani. Mi piace portare protagonisti impegnati a fare del bene sul loro territorio, ognuno nel suo piccolo.

Matilde Bernabei è sposata con Giovanni Minoli da 44 anni, spiega cosi la longevità del suo matrimonio :

Riscoprendo sempre il desiderio, alla fine, di riscegliersi. Non è banale perchè abbiamo avuto possibilità di altre vite, altri amori. Poi però ti accorgi che se usciamo a cena la sera abbiamo sempre mille cose da dirci o da condividere e il piacere di farlo. Giovanni ha una grande umanità ed una delle menti televisive più importanti degli ultimi 40 anni per i programmi ed i format di successo che ha inventato. Per esempio con la soap Un posto al sole ha creato la lunghissima serialità che neanche io ho mai fatto.

Passiamo ora a Rosario Fiorello che dice: Torno in Rai ma basta politica:

Credo che il male della Rai sia la politica, ho parlato con diversi dirigenti che mi dicevano di non poterne più: ‘Non possiamo iniziare un progetto che poi si ferma’. Come può funzionare se cambiano di continuo i vertici? Così un’azienda non può crescere e ti credo che restano gli stessi programmi. Se inizi a lavorare e non hai più gli stessi interlocutori che fai? Stavo per tornare a fare varietà, parlavo col direttore generale Mario Orfeo e con quello di Rai1 Angelo Teodoli. Poi è cambiato tutto. Ora si ricomincia.

Gli si chiede una soluzione rispetto a questo problema :

Non ho la soluzione. Troppo facile dire: fuori i politici dalla Rai. Voglio fare il mio lavoro e impegnarmi per l’azienda, ci ho lavorato tanto, la sento davvero ‘mamma Rai.

Ma alla fine della fiera cosa farà davvero Fiorello in Rai ?

Sto mettendo su una squadra di autori. So solo che c’è questo canale, RaiPlay. Ho intenzione di intitolare il programma ‘Viva la Rai’, proprio come la vecchia canzone di Renato Zero, come Viva Radio 2 o Viva Radio Deejay. Mi sembra che sia un titolo che dia gioia, e poi aggiungerei anche Play, con un punto esclamativo. Piccolino. Voglio correre il rischio anche di sbagliare, a tentoni, di smuovere le acque. Rischiando. Grazie a Dio c’è ancora attenzione su di me. Ho voglia di cercare nuovi stimoli: il varietà con lo smoking, il papillon e la scrittona ‘Fiorello’ alle spalle l’ho già fatto.

Sulla questione compensi Fiorello dice :

Ma ancora non si è parlato di compensi! Prima si deve capire cosa potrò fare.