Come avevamo previsto a inizio gennaio, Masterpiece non godrà della promozione in prima serata. Infatti, stando a quanto rivelato ieri da Carlo Tecce su Il Fatto Quotidiano, il direttore di Rai3, Andrea Vianello, avrebbe deciso di rinunciare alla possibilità di trasmettere le fasi finali del talent show per aspiranti scrittori in prime time, come previsto dal contratto e come annunciato al momento della presentazione del programma.
Il motivo alla base del dietrofront di Vianello è lampante: Masterpiece avrebbe dovuto raggiungere il 6 per cento di share le domeniche, mentre dopo sei puntate ha ottenuto una media di share di poco superiore al 3,5%. Insomma un flop vero e proprio, che ha spinto il direttore di rete a non osare visto che la media prevista per le prime serate (in onda teoricamente il venerdì) era intorno all’8%.
Senza dimenticare il problema dei costi. Come già vi avevamo raccontato, una puntata (in seconda serata) di Masterpiece costa quasi 200 mila euro.
Sul Fatto viene evidenziato il momento nero vissuto in generale da Rai3 e non viene risparmiato affatto Vianello, considerato anzi uno dei responsabili del tracollo di ascolti:
Anno 2011, gennaio mese interessante, fascia serale: il pubblico sfiorava i 2,7 milioni e lo share sfondava il 10 per cento. Anno 2014, identico periodo, identico orario: scomparsi 700.000 italiani e smarriti 2,7 punti. Per non sbagliare, siccome la discesa è inarrestabile, adesso il punto di caduta di Rai 3 è registrato al 7 per cento. Vuol dire che, in tre anni, la terza rete ha disperso il 28 per cento. E durante l’intera giornata siamo a -1,7 su gennaio 2011 e, per ravvicinare le date, -0,5 rispetto al 2013.
Insomma, i numeri sono eloquenti e non mentono, ma al tempo stesso va apprezzato Vianello, capace di tornare sui suoi passi e di abbandonare il progetto di prima serata per un programma che non ha rispettato le aspettative. Anche se, francamente, quella di non andare in onda in prime time appare una scelta obbligata.