Ancora un uomo under 40 dal nome ‘esotico’ e dalla scrittura asciutta: la giuria di MasterPiece ha scelto come suo secondo finalista Nikola Savic, 36 anni, nato in Jugoslavia ma ora commerciante a Ortago di Mira che raggiunge Lilith De Rosa, vincitore della scorsa puntata. Nonostante l’italiano talvolta incerto – che però sembra condividere con l’avvocato pariolino Alessandro Ligi che batte al pitch – Nikola supera tutti gli ostacoli, conquista anche Walter Siti con la sua ‘esigenza di scrivere’ e arriva a fermare il tempo con la sua prova di scrittura sull’esperienza vissuta in un centro di non vedenti.
A differenza della scorsa settimana questa volta la giuria parla di ‘talento’ e lo riconosce in questo ‘giovane’ slavo, che sembra avere vent’anni ma sfiora i 40, e che sembra afflitto da una timidezza/diffidenza.
E’ lui, comunque, a sbaragliare la concorrenza di (semi)punk, alchimisti, professoresse, psicologhe, ‘elefantesse’ e tutto l’universo messo su dai casting di MasterPiece. Ma 12 puntate così sono un po’ troppe, eh. Appuntamento comunque a domenica prossima per la terza puntata di MasterPiece, sempre su Rai 3.
Masterpiece, 24 novembre 2013, live su TvBlog
00.16 Antonio Scurati dice che l’errore è pensare al successo prima ancora di scrivere, ma per tutti l’errore più grande è voler scrivere tutto e pensare di dover scrivere tutto. Togliere è la parola d’ordine. E intanto noi abbiamo ancora 10 settimane di provini e 80 aspiranti concorrenti da conoscere.
00.16 Andrea Pinketts ricorda che bisogna farsi per primi l’editing e pensare che la scrittura è una musica: si capisce quando stoni.
00.15 Il secondo dei 12 finalisti di MasterPiece è Nikola Savic, 36 anni, commerciante d’auto di origini slave.
00.14 “Mi è parso che Nikola volesse mettere più in evidenza il libro e che Alessandro volesse mettere più in evidenza se stesso”: Siti dixit.
00.13 Per Siti Alessandro adotta un medio stile internazionale, che ha una struttura dilatata nel romanzo che potrebbe consumarsi in tempi più brevi visto che tutto ruota intorno a una sorpresa finale. Più interessante per Siti Nikola, la sua espressività e la sua esigenza di scrivere.
00.10 Inizia con la trama anche Alessandro, che racconta il classico triangolo con la sua visione dell’amore eterno, e poi segue il consiglio di Coppola e inonda Siti di archetipi narrativi della Roma bene. Vecchia volpe, fa sua in confessionale anche la metafora del pitch come approccio con una donna.
00.08 Si parte con Nikola che racconta della sua fuga dalla Jugoslavia, del suo personaggio ‘in parte’ autobiografico. Ma punto tutto sulla trama. E riconosce di aver sbagliato approccio, di non aver trasmesso nulla.
00.05 Coppola paragona l’Elevator Pitch all’approccio con una donna e consiglia a Nikola di raccontare quanto gli sia facile raccontare storie, mentre a Alessandro di puntare al contesto più che alla trama, ai Parioli più che all’amore. Del resto devono incontrare uno che Pasolini lo conosce bene e che ha vinto l’ultimo Strega, Walter Siti.
00.03 Rispetto al romanzo, Federica ha meno slancio, ma ha un incipit che è piaciuto “A questo punto dovrebbero sfilare i piatti”; Alessandro invece inciampa in errori che da avvocato italiano non dovrebbe fare, ma il ritmo è piacevole. Passa proprio l’avvocato Alessandro Ligi.
00.01 L’osservazione della giuria la trovo corretta: lei non parla dell’amante, lui tende a Fred Bongusto.
23.59 Alessandro invece si strugge e cerca gli occhi della sua amata Federica, sperando che possa cambiare idea solo con uno sguardo, sapendo che uno sguardo li tradirebbe. E si gioca tutto con un incontro. E lei lo bacia (wow). Anche in questo caso è la donna ad agire. Sembra lo stesso racconto, identico, dai due punti di vista. E scelgono i nomi dell’altro.
23.58 La sposa di Federica si concentra troppo sugli ospiti piuttosto che sulla sua condizione di donna sposata a un uomo che non ama. Ma alla fine fugge con Alessandro (olè!).
23.55 Un po’ fuori tema la professoressa, ma l’italiano lo conosce ed è stata coraggiosa a mettersi nei panni di un ragazzo, ma “Nikola ci ha fatto venire i brividi e anche noi a un certo punto siamo calati nella notte. E questo vuol dire avere talento”. Nikola passa nonostante la grammatica zoppicante: ma per lui è una seconda lingua. Di madrelingua messi peggio di lui ne ho visti tanti.
23.54 Fa errori Nikola, ma la sua scrittura viene trovato anche ironica. Io ‘sta chiave non l’ho trovata. Non è dispiaciuta anche la ‘voce’ della professoressa. Quel che la giuria nota è che i due racconti rispecchiano perfettamente i loro romanzi.
23.52 Nikola invece si inventa proprio un personaggio ‘di voce’, una sorta di psichiatra, per il quale il suo protagonista, Filippo, registra questo diario. Arrabbiato per i suoi 36 anni diventati senza vista, che vuole giocare ai videogiochi.
23.51 Usa il maschile la professoressa, che non fa una pagina di diario, ma una descrizione fasulla che non riesce proprio a entrare nel ‘personaggio’ richiesto. Racconta tutto dall’esterno… terribile. Di diario nulla, di personaggio nulla.
23.49 Arriva il momento del ‘Si stampi’. I primi al giudizio sono Nikola e Maria Isabella, i non vedenti.
23.49 Io intanto ho scorso ‘Un idea’ senza apostrofo…
23.48 Come l’altra volta l’esperienza vissuta viene ribaltata: tutto quello che ci si è preparato prima va in frantumi e bisogna cambiare completamente il punto di vista. Il tutto in mezz’ora.
23.46 E siamo alla prova scrittura: Nikola e Maria Isabella devono scrivere una pagina di diario come se fossero una persona diventata cieca da sei mesi; per Alessandro e Federica prova inerente al matrimonio molto bella: lei è la sposa che però ha sposato l’uomo che non ama, lui è l’amato da lei ospite del matrimonio.
23.44 Gli scrittori sono ‘abituati’ a immaginare un mondo che non vedono: da qui la scelta di questa prova. Maria Isabella viene mostrata come la più curiosa dei due.
23.41 Mentre l’elefantessa Federica e l’avvocato Alessandro vengono spediti a Napoli dove seguono un matrimonio ‘tipico’ fin dalla serenata della notte prima. Ma la loro faccia quando entrano in albergo per il ricevimento è fantastica.
23.39 E siamo alla prova ‘immersiva’ per i quattro reduci: Nikola lo slavo e la prof. Maria Isabella avranno a che fare con i non vedenti. Ma la proffa mica l’ha capito: “Stanno evidentemente facendo una prova”. Eh no signora, sono non vedenti che giocano a calcetto.
23.38 “I giovani, la visione, il mondo… era una storia d’amore, caxxo, sveglia!”: la prende bene Martina la punk, eh.
23.36 Energico Nikola e passa, così come Federica: la sua forza profonda è piaciuta a tutti e tre. Marco ha passione, il suo romanzo è scritto benissimo, ma manca di credibilità. E va via, ma non vuole mollare. Anche la prof continua, mentre tra l’avvocato e la non punk disoccupata di 21 anni passa l’avvocato
23.34 E sono sei gli ammessi: Marco Ori, Maria Isabella Piana, Nikola Savic, Federica Lauto, Martina Magni, Alessandro Ligi.
23.31 Fa il bagnino ma ha un’attitudine rock nella scrittura, ci dice la voce fuori campo. Il romanzo è quasi già un film per la Selasi. “E’ stato bello scrivere che perché i personaggi hanno tirato fuori la storia da soli”, dice Marco che punta a sedurre i giurati. Alla Selasi diverte e dice sì, come De Cataldo, per De Carlo no. Passa.
23.31 Sì per De Cataldo e Selasi. Passa alla seconda fase.
23.24 Usa troppi aggettivi per De Cataldo: “E’ quel che si definirebbe uno sciocchezzario”. Si è separata dopo 30 anni di matrimonio e ora ha un nuovo compagno. Se avesse raccontato il suo amore a 60 anni forse sarebbe stato meglio. Il verdetto dopo la pubblicità.
23.22 La professoressa Maria Isabella Piana, già professoressa a Catania, si presenta con un’educazione sentimentale nella Sicilia anni ’60. “Un apprendistato socio-erotico” che racconta di quando lei a 13 anni cercava di restare incinta con un bacio dato a un uomo.
23.20 Avventure di un elefante per Federica Lauto, 29 anni, psicologa che si sente a sua volta un elefante per la sua pesantezza. Per lei tre sì: piace il suo stile ‘postmoderno’, ma anche classico, dice De Cataldo.
23.18 Giorgio Tarditi Spagnoli. Appassionato, anzi esperto, di alchimia, master in Ohio, uno a Londra, ha fatto tra le sue mille attività anche l’impagliatore di uccelli: è un magnifico personaggio in sé dice De Carlo. E gli consiglia di cercare dentro se stesso gli spunti per un romanzo e non nelle atmosfere fantasy. Ma il suo problema è che ha presentato un saggio, non un romanzo. Solo la Selasi lo vuole con sé. Il personaggio è davvero particolare.
23.17 La Selasi che chiede a Nikola se può toccargli i capelli non si può vedere.
23.16 Il suo italiano sorprende la Selasi, ma per lui sono tre sì.
23.15 De Cataldo e De Carlo sono colpiti dalla visione ‘aggressiva’ del maschio espressa dal romanzo (eh, basta dare uno sguardo alle cronache italiane) e lo trattano come se fosse esponente della generazione dei ventenni. Ha quasi quarant’anni ‘sto ‘ragazzo’, che tra 10 anni si vede benestante, ozioso, circondato di belle donne e molto più stupido.
23.13 Romanzo di formazione per Nikola Savic, con un protagonista slavo, come lui. E lo scrive in italiano, la sua seconda lingua.
23.12 Ma De Carlo le lancia il libro dietro? Brutto gesto, chiunque tu sia.
23.12 C’è un continuo riferimento a Google e questa cosa dà troppo fastidio a De Carlo, che lo smonta. “Lei mi sta offendendo, legge un estratto alla stregua di un’intercettazione telefonica”. Indisponente. Tre no.
23.10 Cosa fa lei? “Posso dire che è una brutta domanda?”. Ottimo inizio per Abra Smersu.
23.09 Rifiuta l’etichetta di punk, ma il suo abbigliamento e il suo racconto tradiscono una certa ‘ispirazione’. Passa grazie a De Cataldo e Selasi.
23.08 Scrive in prima persona come un uomo, perché gli uomini le piacciono. Ma le si contesta la preferenza per Sophie Kinsella, Uccelli di Rovo, Daniele Lucchetti.
23.06 Martina, una ‘mezza’ punk, di 27 anni da Firenze.
23.06 Tre sì per l’avvocato pariolino, che passa.
23.05 Ha avuto una ‘Alice’ nella sua vita: ha provato un amore totale, poi finito, un amore tragico nella sua vita, una donna che ha tentato di togliersi la vita davanti a lui dopo l’amore finito.
23.03 Il romanzo è la storia di un alto borghese che si innamora della moglie del migliore amico. Un grande classico per il suo ‘Sto Correndo da Te’. Una ‘Love Story’ al maschile che potrebbe essere un unicum nel nostro panorama: ma pecca di troppi accenti. Sceglierne uno solo è importante e significativo (sapevatelo).
23.01 La voce narrante (molto MasterChef) ci accompagna nel backstage a conoscere i 12 concorrenti di stasera. Si parte dall’avvocato romano, palestrato, single, senza peli e ‘annoiabile’. 49 anni e non dimostrarli per Alessandro Ligi.
23.00 Si inizia con una decina di minuti di ritardo.
22.40 Un assaggio di Masterpiece con il riassunto della prima puntata prima del Tg3 e del TgR.
Seconda puntata stasera, domenica 24 novembre, per Masterpiece, il talent letterario di Rai 3 in onda alle 22.50 che seguiremo live su TvBlog per scoprire il secondo concorrente scelto dalla giuria formata da Andrea De Carlo, Giancarlo De Cataldo e Taiye Selasi.
La prima puntata ha diviso ‘critica e pubblico’, come si suole dire in questi casi, ma soprattutto la critica, con una certa prevalenza per i detrattori, soprattutto su Twitter. L’idea di mettere la scrittura al centro di un talent è piaciuta, ed ha incuriosito, ai più, ma la sua realizzazione ha lasciato alquanto a desiderare sia per la struttura della gara sia (soprattutto) per la qualità degli aspiranti scrittori, che hanno prodotto prove di scrittura piuttosto ‘inquietanti’ (per non dire imbarazzanti). Ma alla fine dei quattro aspiranti concorrenti ‘provinati’ nella prima puntata la giuria – è passato Lilith De Rosa, operatore tv 34enne che ora attende che l’intera ‘classe di scrittura’ sia al completo per la gara definitiva, che porterà un solo concorrente a pubblicare il proprio romanzo in 100.000 copie con Bompiani.
Stasera, quindi, altri 12 aspiranti concorrenti, altre due ‘prove immersive’ (argh!) per i quattro sopravvissuti alla prima selezione e altre due prove di scrittura: le ‘esperienze ai limiti’ di questa sera saranno un matrimonio napoletano e una giornata con un gruppo di non vedenti.
I due candidati migliori (o i meno peggio) scelti dalla giuria dovranno poi sostenere l’elevator pitch, ovvero dovranno presentare il proprio romanzo in un minuto all’ospite della settimana convincendolo della propria bontà. Dopo il debutto con Elisabetta Sgarbi stasera sarà Walter Siti, vincitore del Premio Strega 2013, ad ascoltare le proposte degli aspiranti scrittori nell’ascensore della Mole Antonelliana in soli 59”.
Stasera andrà meglio? Le prove di scrittura daranno frutti meno ‘banali’ e letterariamente più interessanti? Lo vedremo seguendo la seconda puntata di Masterpiece live su TvBlog alle 22.50.