MasterChef Italia 3, Rachida: “Sto facendo qualcosa di grande”
La sarta di Sorisole si gode la celebrità e si domanda perché tutta l’Italia ce l’abbia con lei.
“Possono dire di me tutto quello che vogliono, non me ne importa. So che sto facendo qualcosa di grande, ed è questa l’unica cosa che conta per me”Così parlò Rachida Karrati all’inviato di Tv Sorrisi e Canzoni che l’ha raggiunta nella sua casa di Sorisole, in provincia di Bergamo, per (non) parlare con lei dell’esperienza di MasterChef Italia 3. L’edizione è infatti ancora in onda e proprio per questo vige ancora l’embargo sugli sviluppi del talent: già il fatto che Rachida sia stata intercettata prima della fine del programma potrebbe far intendere che l’italo-marocchina non abbia vinto MasterChef, o anche l’esatto contrario. Quel che è certo è che Rachida è soddisfatta del suo percorso nel talent culinario di SkyUno.
Non potendo scendere più di tanto nei dettagli di MasterChef, e quindi della sua ‘vita professionale’ in tv, l’italo-marocchina ne approfitta per farsi conoscere meglio dal pubblico italiano, senza tutti quei ‘graziii’, ‘scusaaaa’, che invece l’hanno fatta diventare ‘il’ personaggio di questa edizione e una vera e propria ‘icona’ per i social.
Vedova di un primo matrimonio, che gli ha lasciato una figlia oggi 27enne, Layla, Rachida ha conosciuto in Italia il suo secondo marito, Roberto, dal quale ha avuto un’altra figlia, Sabrina, sedicenne e iscritta al Liceo Linguistico: Rachida mostra quindi il suo volto di mamma e di moglie, ma non per questo mette da parte il suo lato più vittimista:
“Sono una grande lavoratrice che si fa in quattro per mantenere con dignità la propria famiglia. Invece molti continuano a dire un sacco di falsità e cattiverie sul mio conto. Insinuano che cono una marocchina furba e ho sposato un italiano solo per poter vivere in Italia”
Un destino comune a molte, purtroppo, ma Rachida chi tiene a chiarire la sua storia:
“Sono arrivata da Béni Mellal nel 1990: ero una giovane vedova con una ragazzina da mantenere e un diploma di sarta in tasca (…) Nel 1995 quando mi sono risposata avevo già il permesso di soggiorno e certamente non ho agito per interesse: Roberto è un operaio come me”.
Terminato presto anche questo matrimonio a causa, stavolta, della gelosia del marito (“Penso che gli uomini italiani siano ancora più sospettosi dei marocchini!“), Rachida si è rimboccata le maniche e si è messa sotto a cucire, restando in buoni rapporti con l’ex marito, tanto da lavorare in un laboratorio con la suocera, fin quando non si è ritrovata a farlo anche al cospetto di Bastianich, Barbieri e Cracco che volevano la prova delle sue qualità ai provini per MasterChef.
La cucina è però diventata la chiave per svoltare la sua vita, che a quanto dice, però, continua come sempre, tra la figlia minore, con la quale vive in una casa popolare in cima al paesello, e la nipotina Jasmine, 6 anni, figlia della primogenita Layla che gestisce una pizzeria col compagno fuori Bergamo.
Per il resto la 48enne Rachida si mostra agli obiettivi di Sorrisi in una veste totalmente diversa da quella proposta in tv: folta chioma nera fieramente mostrata, senza veli a coprirla, mentre le tuniche marocchine lasciano il posto a un abbigliamento casual e curato. Anche stando all’Eco di Bergamo, che ha dedicato diversi articoli alla celebre concittadina, l’immagine di Rachida a MasterChef è diversa da quella che si conosce in paese: il suo ‘look’ tv potrebbe quindi essere un omaggio alla terra natìa dove dice di voler aprire un ristorante italiano.
Intanto ha avuto il piacere e l’onore di una trasferta nel suo Marocco, fatto mai accaduto per un concorrente di MasterChef: se poi Rachida ci è o ci fa non lo scopriremo mai, probabilmente, se non andando ‘in incognito’ a Sorisole…
Nel frattempo non possiamo che fare a lei e a tutti i concorrenti di MasterChef Italia 3 i nostri migliori in bocca al lupo: e non dimenticate che MasterChef non rinuncia alla gara nonostante Sanremo: appuntamento a giovedì sera per altre due puntate in prima tv.