MasterChef Italia 2020, prima Esterna ‘a domicilio’ e nel segno del lavoro operaio: una scelta simbolica
Anticipazioni sulla prima esterna di MasterChef Italia 2020, prossimamente su SkyUno.
La troupe di MasterChef Italia è in giro per il Paese per realizzare le puntate della decima stagione, prossimamente in onda il giovedì in prima serata su SkyUno. E dalla Bergamasca arrivano anticipazioni sulla prima prova in Esterna della nuova stagione del cooking talent più famoso della tv, che ritrova anche in questa edizione i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e per il secondo anno consecutivo Giorgio Locatelli.
La prima prova in Esterna di MasterChef 2020 ha avuto come teatro il villaggio operaio di Crespi d’Adda, che rientra nei beni del Patrimonio Unesco in Italia. Un set che incrocia diversi fili narrativi e diversi sottotesti, considerata anche la particolare prova con cui si è scelto di inaugurare il cammino delle Esterne di questa decima edizione, la prima (e speriamo anche unica) in epoca Covid. Ma andiamo con ordine.
Partiamo dalla location: il villaggio Crespi rappresenta l’ideale dell’impianto industriale secondo la visione di alcuni imprenditori, che concepirono gli opifici come fulcro non solo economico, ma anche sociale di una comunità. Il lavoro, quindi, come punto di partenza in un’annata davvero difficile per la ristorazione e per il mondo della ricettività. E se il nome ‘Crespi’ vi dice qualcosa, non avete poi così torto: Villa Crespi, sul Lago d’Orta, è il resort stellato di Antonino Cannavacciuolo e a commissionare la villa in stile moresco in cui opera lo chef campano fu proprio Cristoforo Benigno Crespi, patron dell’industria cotoniera che fa da set alla prova.
C’è ancora un altro elemento che rende questa prima prova in Esterna particolare e dall’alto valore simbolico: come racconta L’Eco di Bergamo, i 20 concorrenti della decima edizione di MCI hanno dovuto cimentarsi con la consegna a domicilio. Un modo non solo per non dimenticare le difficoltà vissute dal settore durante il lockdown, che ha dovuto proprio cercare forme di servizio alternative al tavolo, ma anche per evitare assembramenti, ovviamente vietati dalle norme anti-Covid. E così gli oltre 30 giudici popolari, tutti abitanti del villaggio, hanno potuto ordinare i piatti preparati dalle due Brigate via tablet e li hanno ricevuti direttamente nei propri giardini. Stando a quanto riportato dal quotidiano bergamasco, sono state otto le residenze impegnate, il che fa immaginare che in ciascuna di esse si siano ritrovati esclusivamente parenti e congiunti.
Un intreccio di fili narrativi, quindi, e di sottotesti simbolici che fanno da trama a questa prima prova in Esterna, che vedremo nella seconda parte della prima puntata di MasterChef Italia 10, o meglio nella prima puntata dedicata alla gara dopo quelle ormai tradizionali dei casting. Sempre, però, che questi si siano potuti svolgere in maniera per lo meno simile a quanto avvenuto in passato e abbiano quindi dato la possibilità di confezionare un paio di appuntamenti incentrati sulla selezione dei concorrenti e sui personaggi improbabili. Viene da pensare che i casting saranno la parte televisivamente più ostica – e chissà, sacrificata – di questa edizione all’insegna del distanziamento e della sanificazione.
Resta da capire quando andrà in onda MasterChef Italia 10: se questa raccontata da L’Eco di Bergamo è davvero la prima delle Esterne realizzate, e siamo nel primo fine settimana di settembre, allora verrebbe da pensare che l’edizione 2020 di MCI possa iniziare un po’ più tardi del solito e non a ridosso di Natale. Vedremo. Per adesso buon lavoro a tutti, dai giudici alla produzione.