Masterchef in Diretta? Sky più falsa della D’Urso. Scrosati fa autocritica, ma i giudici si rivelano marionette
Masterchef non tornerà più in diretta: a prometterlo è lo stesso Andrea Scrosati, boss Sky, su Twitter
E’ la fine di tutto. Il talent perfetto che una sera si alza con la voglia di red carpet, coriandoli di Amici e brivido della diretta, ma senza aprire il paracadute e affidarsi – come X Factor – a due televisivi puri come Simona Ventura e Alessandro Cattelan. Risultato? Uno schianto clamoroso.
La diretta di Masterchef è stata una delle prese in giro più epiche dalla nascita di Sky. Innanzitutto perché è stata una pagliacciata sin dal principio. I giudici hanno rilasciato per giorni dichiarazioni preoccupate, sulla difficoltà di fare le prove in diretta, quando in diretta si è vista solo la proclamazione. Ancor più ridicolo il tentativo di far credere, al più scaltro pubblico satellitare, che l’arrivo dei finalisti sul palco fosse immediatamente successivo al loro ballottaggio in studio. Gli stessi eliminati erano vestiti come nell’ultima registrazione, come neanche la De Filippi quando confeziona C’è posta, ma lei è consapevole di gabbare solo le “sue” casalinghe.
Agganciare così maldestramente una differita di mesi e mesi prima a una pseudo-diretta è persino più falso della D’Urso, quando finge di non sapere di essere in onda a Pomeriggio Cinque.
Perché pseudo-diretta? Perché non aveva nulla dei crismi di un evento in tempo reale. Si sono mandati in onda i titoli di coda di un party per giornalisti vip, con l’autoreferenzialità a farla da padrona e la totale assenza di ritmi e tempi televisivi.
I giudici sono andati allo sbaraglio come conduttori, mandando all’aria tutta la loro credibilità di post-produzione. Si sono rivelati per quello che sono, delle marionette che, senza una sapiente regia autoriale, denotano pochezza espressiva e di contenuti.
A prendersi la patata bollente del microfono è stato Carlo Cracco, che ha alternato interventi claudicanti a pause lunghissime, dimostrando che dietro la maschera dello chef symbol c’è una celebrity di una noia mortale, nonché l’anti-televisivo.
Per non parlare dell’istigata interazione con Rachida, ormai telefonatissima e inflazionatissima, o di Bastianich che ha invitato a inoltrare le proprie candidazioni esasperando la parodia di se stesso. Sono riusciti a rovinare tutto in una manciata di minuti, hanno voluto imitare la generalista e sono risultati più amatoriali di una tv locale. Il solo da apprezzare su Twitter è stato Andrea Scrosati, raro esempio di addetti ai lavori che fa autocritica e ammette che non tutte le ciambelle escono col buco:
“#MasterChefIt era giusto provarci. Il ritmo della diretta non c’era. Anno prossimo sarà solo la lettura del vincitore anti spoiler”.
Tra l’altro oltre il danno anche la beffa, visto che a spoilerare comunque ci ha pensato l’Ansa, uscendo in anticipo col nome del vincitore (come Corriere ha rovinato la festa a Sanremo, tanto una grande testata può tutto). Ma la busta non era sigillata?
Comunque, Giancarlo Leone… impara. E tu, Barbieri, puoi appendere la sindrome di Cristiano Malgioglio al chiodo. Ah no, ora ci riprovi in versione Clerici con i bambini.