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Masterchef, il marito della vincitrice e le tangenti di Finmeccanica sul Fatto Quotidiano

Il marito di Tiziana Signorelli sarebbe coinvolto nell’affaire delle tangenti indiane di Finmeccanica.

pubblicato 22 Febbraio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 21:08

Ci voleva Il Fatto quotidiano per tirare in ballo l’Italia peggiore anche su Masterchef. Vediamo perché.

Ma prima parliamoci chiaro: che la vincitrice, qui, non ci sia piaciuta, non è un mistero. Capita, mica ci può piacere tutto.

Pur restando, parlo a titolo personale, convinto che Masterchef sia una delle migliori produzioni di intrattenimento in Italia al momento, la scelta della vincitrice (Tiziana) e la costruzione del suo personaggio (inclusa la questioncina della furberia: il mondo sarà anche dei furbi, ma a lungo termine i furbi pagano il conto) non mi hanno affatto convinto.

Questo, però, è un giudizio che afferisce alla narrazione televisiva (e il commento finale sulla vincitrice di Masterchef è già stato fatto dal nostro Lord Lucas).

Poi, oggi è arrivato Il Fatto Quotidiano a fare un mappazzone che comprende: elicotteri, India, Finmeccanica, tangenti, Masterchef e il marito di Tiziana.

Già, il marito, che ieri è stato ospite del programma per assistere alla finale che ha visto la moglie trionfare.

«Ma chi è il marito della Stefanelli? Paolo Girasole, numero uno di Finmeccanica in India dal 2009 al marzo 2012. Uno degli uomini citati nell’inchiesta sulle presunte tangenti indiane del colosso italiano, secondo quanto dichiara ai magistrati Guido Haschke, l’intermediario svizzerro che, con il socio Carlo Gerosa, avrebbe versato materialmente le tangenti alla controparte indiana: «A Girasole ho corrisposto la somma complessiva di 200 o 220mila euro… Non ha avuto alcun ruolo nella vicenda… ma era al corrente di quel che accadeva…»


E non finisce qui.

Perché la Signorelli, che ha passato parecchi anni in India accanto al marito, ha anche stretto, in loco, un accordo di collaborazione con O.P. Khaitan & Co. (una delle più affermate law firm indiane).

Coincidenza? Forse. Perché Sabrina Provenzani, sul Fatto, chiude così:

«Fra i titolari dello studio Khaitan figura l’avvocato Gautam Khaitan che, almeno fino ad ottobre 2012, è stato il socio indiano di Haschke e Gerosa. Che di lui dicono: «E’ la nostra linea del Piave… Gli ordini di riciclaggio li davamo noi, ma il riciclaggio lo faceva lui. E’ veramente un’associazione a delinquere».

E’ lecito aspettarsi che presto si faccia chiarezza sul tema. Nel frattempo, c’è il rischio che la vincitrice di questa edizione del programma sia davvero diludenta.

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