Massimo Liofredi: nella sua RaiDue “comanda” Monica Setta. E arriva Raffaella Carrà?
Massimo Liofredi vuota il sacco: la RaiDue di Antonio Marano ha i giorni contati. Ci riferiamo al parco divertimenti per presunti volti giovani senza spina dorsale, a un intrattenimento forzatamente giovanilista che stride con i buoni risultati, invece, conseguiti sul fronte seriale per un pubblico di mezza età. Il neo-direttore pontifica, sull’annosa questione del target
Massimo Liofredi vuota il sacco: la RaiDue di Antonio Marano ha i giorni contati. Ci riferiamo al parco divertimenti per presunti volti giovani senza spina dorsale, a un intrattenimento forzatamente giovanilista che stride con i buoni risultati, invece, conseguiti sul fronte seriale per un pubblico di mezza età. Il neo-direttore pontifica, sull’annosa questione del target giovanile, sulle pagine de Il Giornale:
“I nuovi giovani non sono gli adolescenti, ma i trentenni e quarantenni. I ventenni hanno preferenze diverse da quelle dei loro genitori. Ma io punto sulla musica, un linguaggio universale che può accomunare genitori e ragazzi. Mi chiedete perché il concerto di Ligabue ha fatto il 4%? Raidue doveva differenziarsi dalle altre reti, dove c’erano la politica, la satira, i miracoli di Porta a porta. Anzi, io ho fatto un’opera di servizio pubblico perché ho ottenuto il concerto gratis e ho avuto dei break pubblicitari, quindi ho fatto incassare l’azienda”.
La musica, non veicolata dal talent show, è uno dei punti forti del “vecchio corso” di Liofredi, che prevede innanzitutto un Festival dell’estate in due puntate, una in apertura e l’altra in chiusura di stagione, con un appuntamento trasmesso dall’Arena di Verona. E poi, ancora, Due, a base di duetti tra mostri sacri della musica nostrana:
“E’ un programma destinato a restare nella storia della Rai: quattro puntate, in ognuna due cantanti ospiti. Nessun conduttore, i due artisti si racconteranno da soli, ognuno sostenuto da “un amico”
La notizia bomba, però, Liofredi l’anticipa su Repubblica:
“Dal 2010 Raffaella Carrà avrà un programma per raccontare storie di giovani d’oggi, rivolto alle famiglie. Emanuele Filiberto, vero principe azzurro, si dedicherà alle storie d’amore (per condurre Manuale d’amore, ndr)”.
Insomma, a sfidare la De Filippi sul piano dei sentimenti sarà la signora di Carràmba che sorpresa, da tempo in cerca di un talk show sulle sue corde? Per RaiDue sarebbe l’ennesima conferma di un’identità generalista a tutto tondo, un’identità che, a quanto pare, potrebbe non prevedere più il costosissimo ma poco visto X Factor.
Da una parte, insomma, una rete per famiglie che faccia ascolti e dall’altra una programmazione di qualità. Peccato che la RaiDue di oggi, a metà tra gli scarti di RaiUno e le vecchie novità di Marano, non sia partita bene: il borioso Fatto del giorno, L’Italia sul due (catechista) di Lorena Bianchetti e Milo Infante e l’imbarazzante Scalo76 Talent si stanno rivelando – nessuno escluso – dei gran fallimenti in daytime. Nonostante tutto Liofredi ifende l’indifendibile trasloco dei suoi amici che non fanno risultato:
“Nel pomeriggio di Raidue non ho toccato nulla, Scalo 76 era un programma in palinsesto già l’anno scorso e faceva gli stessi ascolti di adesso. L’unica novità che ho introdotto è stato un talk show di politica e attualità, Il Fatto del giorno, per dare spessore al daytime. Ma i risultati di un innesto così si misurano dopo un paio di mesi. Siamo calati di quattro punti perché c’era la D’Eusanio che faceva il 10 per cento. Trovare un altro programma che faccia un risultato come quello è difficile perché lei attirava un pubblico generalista che ora è difficile ritrovare”.
E perché mai la brava D’Eusanio, che fa ascolti anche nella collocazione contentino della domenica mattina, non può riavere ciò che era suo e si merita più di certe sedicenti colleghe? Liofredi glissa sulla sua posizione. D’altro canto Anno Zero ha un break in più rispetto all’anno scorso, perché attira gli investitori, ma a lui non piace. E, al posto di Malpensa Italia, che a suo dire sconta una respingente faziosità del titolo, il direttore sa su chi punterà in seconda serata. Sull’amica Monica Setta, la stessa che fa flop con Il fatto, of course:
“La politica a Raidue la farà Monica Setta perché come giornalista è la numero uno della rete. Si vede anche dalla qualità degli ospiti. L’altra sera Tg1, Tg2 e Tg3 hanno aperto con le dichiarazioni rilasciate al Fatto del giorno dal presidente del Senato Schifani. Detto questo, sono un direttore aperto e non precludo la strada a nessuno”.
Al contrario, la strada agli scarti di Marano è già preclusa. Non tornerà più Academy perché “sarebbe un errore riproporre un programma chiuso al 5%”. La Senette, a quanto pare “sostituita” in daytime per il troppo gossip della sua Italia allo specchio (è un genere che Liofredi detesta), tornerà in un nuova trasmissione ancora da vagliare (per onorare il suo contratto di due anni).