Massimo Giletti, the day after: “Berlusconi mi è piaciuto. D’Urso? Deve rendere conto a lui, io no”
Il conduttore di L’Arena commenta l’intervista di ieri al Presidente del Pdl. E spiega perché in diretta ha lanciato la frecciatina alla collega che conduce Domenica Live
The day after. Massimo Giletti dopo l’inaspettata prestazione di ieri pomeriggio di cui abbiamo ampiamente scritto si è guadagnato stamane spazio su alcuni quotidiani. Proviamo a scoprire il Giletti-pensiero a poche ore dall’intervista a Silvio Berlusconi, che in più di un’occasione ha minacciato di lasciare in diretta lo studio di L’Arena, perché troppo spesso interrotto dal giornalista di Rai 1. A Repubblica Giletti ha raccontato:
Mi sono alzato perché Berlusconi non andasse via: sarebbe stato davvero brutto per chi guardava, una sconfitta innanzitutto per me e una sconfitta anche per l’azienda. E’ stato un momento molto difficile, però ho apprezzato che Berlusconi abbia accettato di rimanere, diversamente da quanto ha fatto dalla Annunziata, per affrontare uno scontro serio: non gli abbiamo certo risparmiato domande, siamo partiti citando Repubblica e l’incontro tra Scalfari e Monti, gli abbiamo chiesto delle candidature o meno di Cosentino e Dell’Utri, gli abbiamo chiesto se davvero la crisi italiana fosse solo colpa di Monti e lì ha perso la testa.
Secondo Giletti Berlusconi e un qualsiasi altro ospite “se accetta un’intervista deve accettare le domande e, aggiungo, i tempi televisivi“; il conduttore ha peraltro svelato un fuorionda:
In una pausa gli ho detto: “Presidente, lei è un uomo di sport, accetti lo scontro, vuole giocare Brasile contro Cuba o giocare davvero la partita?”
La sensazione di Giletti è che il Presidente del Pdl fosse “arrivato un po’ teso, direi quasi nervoso prima dell’inizio della trasmissione: forse ha pesato quanto Monti aveva detto su di lui nella conferenza stampa“. Alla fine però il giudizio è positivo: su Berlusconi che “mi è piaciuto ed è venuta fuori la sua anima da sportivo, abituato a battersi” (fonte: La Stampa) e sull’intervista in generale che ha rappresentato “un bel momento di televisione” (fonte Il fatto).
Infine su Barbara D’Urso, altro motivo di tensione ieri pomeriggio, a causa della non-intervista di una settimana fa a Domenica Live:
Sono stato io a citarla per primo, e mi dispiace, mi è sfuggito: non si può criticare qualcuno che fa un altro mestiere. Ma Berlusconi non poteva certo pretendere di fare un monologo di un’ora anche da me.
Ed ancora, nel merito:
Barbara D’Urso lavora a Mediaset, deve rendere conto a lui. Io devo, e voglio, rendere conto a tutti gli italiani. La Rai è di tutti (La Stampa).
Eroico. O quasi.