Massimo Giletti: “Lasciare la Rai? Mi garantisce libertà, dovrei valutarlo attentamente”
Massimo Giletti parla del tetto ai compensi per gli artisti Rai. Intervista del Corriere della Sera.
Anche Massimo Giletti scende in campo per dire la sua sul tetto ai compensi degli artisti Rai, che potrebbe entrare in vigore fra qualche ora (con tutti i se del caso). “Se il tetto venisse applicato qualcuno potrebbe pensare che non è conveniente rimanere nella tv pubblica. Ognuno si farebbe i suoi legittimi conti”, ha fatto sapere a Renato Franco sulle pagine del Corriere della Sera. Ma il giornalista lascerebbe il servizio pubblico? “Dipende dalle priorità che uno ha. Credo che la Rai sia importante per il mio modo di fare televisione, per il senso di libertà che mi dà. Dovrei valutarlo molto attentamente”.
“Il problema non sono gli stipendi dei Vespa, dei Fazio, delle Clerici e dei Giletti – continua -. Non conta quanto costa un top player, bisogna guardare i costi e i ricavi di un programma […] I volti dei prorammi non sono intercambiabili. Hanno forza mediatica, credibilità, riconoscibilità. I produttori dell’Eredità o di Che tempo che fa darebbero il loro marchio a uno sconosciuto? Sarebbe un rischio molto alto”.
Quindi Giletti commenta la scelta annunciata dal collega Fabio Fazio, ovvero quella di autoprodursi: “Ognuno è libero di evolversi come crede. Io ho sempre creduto nella Rai, nella sua capacità di produrre programmi all’interno. Per la Rai sarebbe un impoverimento comprare solo prodotti chiavi in mano a costi più alti”.