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Massimo Giletti a TvBlog: “Mi piacerebbe un Sanremo con Littizzetto e Naomi Campbell” [Seconda Parte]

Ieri abbiamo iniziato a farvi leggere la lunga intervista fatta in esclusiva al conduttore giornalista di Raiuno Massimo Giletti. Nella prima parte il conduttore de “L’Arena” ci ha raccontato gli inizi della propria carriera, come ha inseguito il proprio sogno di diventare giornalista e non aveva esitato a controbattere alle accuse della conduttrice de “La

di Hit
pubblicato 17 Settembre 2009 aggiornato 21 Gennaio 2021 15:58

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Ieri abbiamo iniziato a farvi leggere la lunga intervista fatta in esclusiva al conduttore giornalista di Raiuno Massimo Giletti. Nella prima parte il conduttore de “L’Arena” ci ha raccontato gli inizi della propria carriera, come ha inseguito il proprio sogno di diventare giornalista e non aveva esitato a controbattere alle accuse della conduttrice de “La Tribù” Paola Perego che lo accusava di far solo polemiche. Con un secco “Fare polemiche credo serva solo a chi non fa ascolto” aveva così risposto alla collega e avevamo noi chiuso la prima parte della chiaccherata. Ora nella seconda parte che vi offriamo, Giletti ci parla dei suoi colleghi: da Fiorello a Simona Ventura, con un pensiero anche a Mike Bongiorno. In conclusione c’è spazio per parlare anche dei tanto discussi reality show. Cosa ne pensa Massimo Giletti? Ecco la seconda parte dell’intervista.

A chi dei tuoi colleghi in Tv faresti un applauso?

“A più di uno. Trovo la tv italiana ricca di geni televisivi da Bonolis a Fiorello. Mettendoli in ordine innanzitutto Fiorello perché non è mai uguale a se stesso e gli basta una sedia per fare uno spettacolo. Non ha bisogni di ospiti e nient’altro. E’ il numero uno in assoluto. Chiambretti, Fazio fanno una ottima televisione. Bonolis è il mattatore unico in un certo tipo di prodotto. Anche Gerry Scotti mi piace molto. E’ pieno di conduttori di qualità. La Tv italiana ha questa fortuna. Poi si può discutere sui vari format da un punto di vista di contenuto ma ci sono diversi personaggi seri e bravi.”

Perché però in Tv grandi professionisti riescono talvolta difficilmente a trovare un loro posto nei palinsesti?

“La velocità di oggi è impietosa e implacabile. Oggi siamo tutti legati a quel numero che si chiama ascolto, share, auditel. Se non c’è quello puoi essere anche il numero uno ma non puoi tenere aperto il tuo programma. Siamo troppo legati a quel dato. Lo stesso Fiorello è andato a Sky per tentare nuove avventure forse vincolato da quest’ansia tremendi di dover fare ascolti sempre e comunque.”

Lo stesso Mike Bongiorno negli ultimi tempi aveva trovato poco spazio in Tv. Cosa ne pensi?

“Mike ha rivoluzionato. E’ stato uno dei protagonisti di questa rivoluzione antropologica della televisione. E’ quello che ha messo al centro di tutto il nuovo culto del Dio Tv quando le masse si accalcavano davanti alla Tv. Noi uscivamo dalla guerra, dalla ricostruzione, dalla luce fioca e lui ha messo al posto di questa luce la luce della televisione. Una rivoluzione antropologica perché collettivamente la gente si è messa a guardare Lascia e Raddoppia, non c’era più nessuno nelle strade. Non è un caso che Berlusconi lo abbia voluto come icona e bandiera della sua televisione. Riuscì a capire che Mike era molto avanti.”

Anche un professionista come lui è stato quindi vittima degli ascolti?

Anche un professionista come lui è stato quindi vittima degli ascolti?

“E’ stato l’artefice della tv degli ascolti che viveva di share e vittima nel momento in cui gli ascolti non erano più quelli di una volta. Mike aveva comunque 85 anni quindi chapeau . Ricordiamoci che due anni fa fece Miss Italia quindi ha avuto grandi soddisfazioni anche alla fine. Anche questa idea di Rischiatutto su Sky credo gli abbia dato tanta gioia.”

E’ palese il tuo schierarsi contro i reality show in genere. Come ti difendi dal controsenso di parlarne poi nell’Arena e di apparire sui giornali con una partecipante come Daniela Martani?

“Ho incontrato negli anni 90 con Minoli Dan Rather, uno dei più grandi guru della Tv mondiale e mi ricordo che mi disse tu sei giovane ma “ricordati che la tv è più pericolosa di una bomba atomica”. Io ero appena entrato nel sistema e non capivo, poi con l’avvento dei reality e della tv che crea solo personaggi di consumo ho capito cosa volesse dire. Il reality può esser fatto benissimo, televisivamente di qualità come il Grande Fratello o L’Isola dei Famosi ma il problema sono i contenuti. Se non capiamo che possono arrivar contenuti nefasti per chi ascolta non è più giusto. Gli adulti possono avere un cervello che filtra queste informazioni e possiamo anche riderci sopra ma i ragazzi no. I ragazzi prendono questi protagonisti come modelli di riferimento e lì forse dobbiamo riflettere. ”

E perché finire poi in copertina con uno di questi protagonisti ?

“Fare una copertina con la Martani, che in quel momento è protagonista di una battaglia con l’Alitalia non lo trovo un controsenso. Anzi quell’intervista era molto dura. Non è stata una intervista seduta. Al massimo mi si può dire che pecco di civetteria per aver fatto la copertina di Tv Sorrisi Canzoni. Signorini con cui ho un grande legame me lo ha chiesto e secondo me era una cosa interessante farla. Non rinnego sicuramente quello che penso per una copertina.”

Mettiamo il caso tu dovessi rimanere senza lavoro, accetteresti di condurre la nuova edizione de L’Isola dei Famosi?

“Trovo che la Ventura lo conduca così bene che senza di lei l’Isola non avrebbe senso. Comunque No. Nella vita tutto mi si può dire ma non che non sia coerente.”

Mai quindi nemmeno ballerino di Milly Carlucci a “Ballando con le Stelle”?

“Sono stato lusingato da profumate offerte economiche ma il denaro non è il mio primo punto di riferimento. So che qualche collega lo ha fatto e ha fatto bene ma per come sono fatto io non mi vedrete mai nè in mutande nè in costume da bagno.”

L’unica tua isola felice sembra quindi essere L’Arena. Quali altri progetti hai in mente per il futuro?

“Il fatto che sia arrivata una dirigenza totalmente nuova a Raiuno dà stimolo per pensare di portare dei progetti. Ne ho uno particolarmente caro che riguarda i libri perché essendo nato a “Mixer Cultura” e ricordando che si faceva 2 milioni di telespettatori parlando di libri sogno di rifarne un programma nuovo. Tanti dicono Sanremo io invece sogno un programma sui libri e un rotocalco di informazioni tipo “Mixer”. Sono ancora legato al mio passato e credo che ora si facciano poche inchieste, sarebbe interessante tornare a farne.”

Si può ancora parlare con successo di libri in Tv nel 2009?

“Noi non dobbiamo abdicare. Se non facciamo la tv di un certo tipo e continuiamo a dare spazio a una qualità bassa la strada è di non ritorno. Noi dobbiamo chiederci perché a Mantova arrivano 200.000 persone in tre giorni a seguire un festival della letteratura. C’è anche una altra Italia lontana dallo stereotipo delle veline e dei tronisti. Non siamo così pessimisti sull’Italia. Sono per un Tv che dia tutto.”

Ti piacerebbe essere alla conduzione di grandi eventi come il Festival di Sanremo o Miss Italia?

“Ho fatto Miss Italia nel mondo un anno ed ho calcato il palco di Sanremo due volte subito dopo la settimana del Festival raccontando Sanremo dalla A alla Z, con la storia e i grandi successi. Sanremo non avrei problemi a farlo e mi piacerebbe da morire avere come co-conduttrice di fianco a me Luciana Littizzetto e anche Naomi Campbell. L’idea di partenza sarebbe quella.”

Cosa pensi invece del festival di Sanremo in arrivo capitanato da Antonella Clerici?

“Dopo il grande successo di Paolo Bonolis, ha un grande coraggio ma lei ha anche le qualità per fare un buon Sanremo.”

Con queste parole finisce la lunga intervista in esclusiva a Massimo Giletti che ringraziamo per la disponibilità e a cui auguriamo buona fortuna per la nuova stagione de “L’Arena”.

Rai 1