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Massimo Giletti in esclusiva a Tvblog: “Fare polemiche credo serva solo a chi non fa ascolto” [Prima Parte]

Massimo Giletti giornalista conduttore, da alcuni anni padrone di casa del segmento “L’Arena” nella Domenica in di RaiUno è il protagonista di TvBlog con questa speciale intervista. Ripercorremo, come nostro costume, la carriera professionale del giornalista piemontese, partendo dagli inizi presso la redazione di “Mixer” il celebre rotocalco diretto da Giovanni Minoli, fino all’attuale conduzione

di Hit
pubblicato 16 Settembre 2009 aggiornato 21 Gennaio 2021 15:58

tvblog intervista massimo giletti in escusiva prima parte

Massimo Giletti giornalista conduttore, da alcuni anni padrone di casa del segmento “L’Arena” nella Domenica in di RaiUno è il protagonista di TvBlog con questa speciale intervista. Ripercorremo, come nostro costume, la carriera professionale del giornalista piemontese, partendo dagli inizi presso la redazione di “Mixer” il celebre rotocalco diretto da Giovanni Minoli, fino all’attuale conduzione del talk della domenica pomeriggio di RaiUno. Talk spesso sede di vivaci discussioni sui temi della società di oggi con una strizzatina d’occhio al mondo della televisione. Affronteremo quindi in questa nostra conversazione tutti i lati della vita professionale di Giletti e visti i tanti temi scaturiti, lo faremo dividendo questo nostro colloquio in due parti. Partiamo ora con la prima parte in cui affronteremo gli inizi della carriera, raccogliendo anche le prime frecciatine sui dati d’ascolto e presunte polemiche. Buona lettura.

Un piemontese con una grossa azienda di famiglia alle spalle perchè decide di cambiare la propria strada puntando verso il mondo della Tv?

“Mia madre ha sempre creduto in me dicendomi vai e fai quello che senti di fare. Mio padre con grande intelligenza, sapendo della difficoltà del nostro rapporto in fabbrica, non mi ha mai ostacolato nelle scelte. Probabilmente non sarà stato felice. Una scelta che non è stata indolore perché l’azienda è nata nel 1881, ha una sua storia e ho iniziato a entrarci dall’età di 8 anni. L’ho nel cuore ma la decisione di andare a cercarmi un lavoro che mi piacesse è stata prioritaria.”

Un lavoro che si è materializzato nella redazione del programma “Mixer” alla corte di Minoli. Come sei arrivato ad avere questa prima opportunità?

“Cercavo un lavoro che mi desse soddisfazione e Minoli era all’avanguardia, faceva una Tv con un linguaggio dalla modernità straordinaria per la tv italiana e mi piaceva vederla in Tv. Alla fine mi son chiesto perché non provare a giocarsi questa carta iniziando così a chiamare il centralino Rai e dopo quasi 7 mesi di tentativi di colloquio sono riuscito a farmi ricevere da Minoli. Da lì una serie di infiniti colloqui mi ha portato ad aver un contratto di un mese scarso a “Mixer Cultura” dove si parlava di libri. Da lì poi la scalata.”

Di questi tempi si fa spesso il nome di Minoli come futuro direttore di rete, cosa ne pensi?

“Minoli fa parte del Dna di questa azienda con una grande intelligenza e un carattere molto tosto ed ha una qualità televisiva che nessuno può discutere.”

Dalla squadra di Minoli sei passato poi a quella di Michele Guardì su Raidue dal 1994 con “Mattina in Famiglia” (n.d.r. prossimamente nelle mani di Miriam Leone). Cosa ti ha insegnato quell’esperienza?.

Dalla squadra di Minoli sei passato poi a quella di Michele Guardì su Raidue dal 1994 con “Mattina in Famiglia” (n.d.r. prossimamente nelle mani di Miriam Leone). Cosa ti ha insegnato quell’esperienza?.

“Guardì mi ha insegnato a fare il conduttore in piedi. Ha ragione Baudo quando dice che il bravo conduttore si vede non quando sta seduto ma quando si alza e sta sul palco. Guardì mi ha insegnato a diventare conduttore con una scuola durissima. Credo lui sia quello che esige di più professionalmente da una persona perchè con lui sei conduttore 24 ore su 24 ed è una grande scuola. Non è stato facile ma ne è valsa la pena. Ho iniziato a confrontarmi non solo con il giornalismo ma anche con un altro modo di fare Tv.”

Ti ha costruito quindi le basi per permetterti di proseguire nel 2002 una nuova avventura come “Casa Raiuno” nell’importante pomeriggio di Raiuno. Che ricordo hai di quel progetto?

“E’ un ricordo bellissimo. Noi dovevamo prendere il posto di Paolo Limiti che da anni era in quella zona ed era una scommessa non facile ma in termini di ascolto vinta. Ci fu anche la grande soddisfazione di tentare di portare in tv 300 scrittori, 50 poeti e creare Cristiano Malgioglio. Era un tentativo di fare una tv diversa nel pomeriggio dove potevi parlare del problemi dell’islam ma anche sorridere con le interviste in cui facevo entrare Malgioglio che nessuno conosceva.”

Cristiano Malgioglio è poi con il tempo diventato un vero e proprio personaggio TV, sbarcato addirittura sull’Isola dei Famosi di Simona Ventura.

“Malgioglio era stato creato come un mostro in senso latino, ma trovo che come utilizzato da noi era molto interessante, perché lui ha delle qualità non a caso ha scritto delle bellissime canzoni. Poi è diventato anche qualcos’altro però all’epoca trovo sia un personaggio nato lì. Anche creare personaggi non è male, è una carta che mi piace.”

In “Casa Raiuno” riuscì a farsi ben notare anche Caterina Balivo che nella fascia pomeridiana ha ora il suo programma quotidiano “Festa Italiana”. Le hai fatto un po’ anche da talent scout?

“Ho la soddisfazione di aver tenuto a battesimo certe persone, Caterina così come Elisa Isoardi. Sono io il primo che l’ha voluta in televisione e ora vedo che fa “La Prova del Cuoco”. Essendo conduttore ormai da un po’ di anni ormai, qualcuno lo ho tenuto a battesimo e qualcosa di buono ne è venuto fuori.”

Paola Perego ha dichiarato invece sullo scorso numero di Tv Sorrisi e Canzoni di averti tenuto a battesimo.

“Di Paola Perego ho un ricordo bellissimo. I due anni passati con lei a “Mattina in Famiglia” sono stati molto interessanti ma a battesimo mi han tenuto mia madre e mio padre e televisivamente Minoli e Guardì. E’ stata una compagna di viaggio molto piacevole.”

Quest’anno nei vari segmenti del palinsesto festivo non ci sarà Lorena Bianchetti tra te e Pippo Baudo, migrata nel pomeriggio su Raidue a “L’Italia sul 2”. L’ipotesi è quella di coprire questo buco con una fiction (n.d.r. nel frattempo si inizia a parlare di un nuovo programma con Valeria Marini). Una scelta azzardata?

“Come tutte le decisioni vanno testate, io ho un segmento in più e faremo qualcosa di diverso. Sono decisioni prese dall’alto e io non le ho mai discusse. Bisogna vedere se la fiction darà i risultati che la rete spera possa avere. Del resto se non si tenta, non si hanno risultati positivi. Poi se ci chiederanno di allargarci io e Pippo non abbiamo problemi.”

La tua “Arena” è pronta invece a tornare per l’ennesima stagione televisiva nella Domenica di Raiuno. Quale è la forza di questo programma?

“La forza è di avere il coraggio di affrontare i grandi temi che dividono l’Italia e di aver capito che si poteva far riflessione anche in uno orario non abituale. “Domenica In” storicamente non ha mai avuto dei forti spazi di approfondimento, non per una ora e mezza come oggi. Capire che si poteva lavorare facendo informazione è stata la chiave di successo. Così come decidere di non legarsi a ospiti fissi, ma sceglierli in base ai temi è una altra chiave. Non abbiamo sempre la solita compagnia di giro, abbiamo persone che chiamiamo più spesso di altre ma nella quantità di puntate c’è tanta gente diversa. L’Arena è l’unico talk dove la gente comune può parlare. La gente dell’arena sono persone che rappresenta chi ci segue davanti alla Tv. Non esiste un altro talk così in Italia ed è forse per questo che siamo il più visto in assoluto.”

Ogni anno proprio i risultati d’ascolto sono motivo di discussione e polemica. In tanti gridano la propria vittoria. Dove sta la verità?

“Se dio vuole la matematica non è una opinione e chi conosce i dati sa chi vince. Poi purtroppo ci sono colleghi scorretti che li interpretano a modo loro ma sono facilmente smascherabili. Il fatto che noi ci siamo mentre altri dall’altra parte non ci sono più la dice lunga. Se uno vince rimane, se uno perde viene sostituito.”

La novità di questa stagione sta anche nel rivale della concorrenza. Uscita di scena Paola Perego con “Questa Domenica” arriva Barbara D’Urso con la nuova “DomenicaCinque”. Temi il rivale?

“Trovo che Barbara D’urso non sia solo una bella donna ma anche molto brava. E’ una delle grandi qualità e sarà quindi un confronto non semplice ma grazie al cielo so che con lei si parlerà solo di televisione e non ci saranno polemiche vista la stima reciproca che c’è.”

Questa parole buone per Barbara D’urso smentiscono Paola Perego che dice che riesci a parlare solo male degli altri. Sei così cattivo?

“Mi piacerebbe sapere di chi parlo male e a chi si riferisce. Io non ho voglia di fare polemiche. Credo che fare polemiche serva solo a chi non fa ascolto. Noi facciamo ascolto e quindi non ci serve fare polemiche.”

…….è online la seconda parte del’intervista di TvBlog a Massimo Giletti con il resto delle sue dichiarazioni sui reality, Simona Ventura, Daniela Martani e il Festival di Sanremo di Antonella Clerici. Non perdetevela.

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