Massimo Giletti:” Ieri a L’Arena con Renzi abbiamo fatto il botto, Brunetta può dire quello che vuole”

Si è chiusa ieri una stagione fortunatissima de L’Arena, talk show domenicale di Rai1 portato al successo da Massimo Giletti. Gli ascolti hanno premiato tutte le domeniche il programma, che ha sempre mantenuto uno share davvero alto.

Non sono mancati quest’anno episodi destinati a lasciare il segno negli annali della cronaca televisiva: dal malore in diretta alla ormai celeberrima lite con Mario Capanna per la questione dei vitalizi, con tanto di libro scagliato a terra dal conduttore (ieri Giletti, peraltro, ha ammesso di essere stato multato dalla Rai):

Nonostante abbia spesso sottolineato di non essere propriamente pazzo dell’impianto fortemente populista e demagogico del programma, bisogna però ammettere che in una tv in cui ormai i grandi numeri sono davvero rari, il conduttore de L’Arena è riuscito a farli e a portarli a casa. A differenza di Ballarò e dei tanti talk show politici che hanno fatto davvero fatica.

Ieri, dicevamo, c’è stata l’ultima puntata che ha visto come ospite il premier Matteo Renzi. Subito è esplosa la bomba: Brunetta ha lamentato una violazione della par condicio e ha definito “intervista in ginocchio” quella del conduttore Rai.

La discussa puntata, però, ha fatto il boom di ascolti e oggi un gongolante Massimo Giletti è stato intervistato dalla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora in cui ha commentato il risultato e replicato agli attacchi di Brunetta e dell’Aiart (associazione dei telespettatori cattolici) che l’hanno attaccato per l’intervista a Renzi in mancanza di contraddittorio:

Ieri, all’Arena, abbiamo fatto, nella parte di Renzi, il botto: 24.13%, con oltre tre milioni e mezzo di spettatori, più di tutti gli altri talk settimanali messi insieme”. Come ho visto il premier? “Rispetto all’anno scorso l’ho visto dimagrito, in forma. Si vede che ora sta in battaglia. Siamo in campagna elettorale, Brunetta può dire quello che vuole. Lui è di un altro partito rispetto a Renzi. Mi piacerebbe vedere quanti sono, chi sono e cosa fanno i membri di queste grandissime associazioni. Ognuno, comunque, può dire quel che vuole

A Renzi il conduttore torinese, se non ci fosse stata la campagna elettorale, avrebbe voluto chiedere “di De Luca e del concetto di impresentabili” mentre il voto che darebbe alla performance tv del premier è alto: “Gli do un nove, perché un dieci non si dà a nessuno. Renzi dal punto di vista dialettico è al livello di Berlusconi“.

Con gli ascolti che (in parte) gli ha portato ieri, dargli meno di 9 sarebbe stato da “ingrati”!