Massimo Giletti a Blogo: Viva Mogol un successo incredibile figlio di serietà e passione. L’Arena non cambia, il mio futuro l’ho già deciso
Botta e risposta con Massimo Giletti a poche ore dal debutto nella nuova edizione dell’Arena
Dopo la serata dedicata a Zucchero e la prima (che ha vinto ieri sera la serata Auditel) con protagonista Mogol e le sue straordinarie canzoni e che tornerà sabato prossimo, Massimo Giletti oggi torna a condurre l’appuntamento campione di ascolti del primo pomeriggio della Rete 1 della Rai: L’Arena. A poche ore dal suo ennesimo debutto nel pomeriggio del primo canale abbiamo incontrato il giornalista e conduttore piemontese per chiedergli di questo suo ritorno al timone del programma più visto della domenica pomeriggio televisiva, ma anche delle prime serate di questo inizio di stagione 2016-2017.
Prima di parlare dell’Arena è inevitabile partire con l’eccellente risultato di ieri sera, che potremmo definire quasi storico, ci fai un commento a caldo ?
E’ un successo incredibile che ha un solo significato, che quando si lavora seriamente con passione si può dare concretezza anche ai sogni. Ringrazio Gianmarco Mazzi e la squadra di autori per l’impegno pazzesco che ha prodotto questo successo.
Oggi riparti con l’Arena, di cosa parlerete in questa prima puntata della stagione ?
Il titolo della puntata sarà “Chi ha rubato i nostri soldi”. Continuo a credere che l’equità sociale non sia una utopia. Proseguiremo la nostra battaglia contro le sperequazioni evidenti: vedi pensioni d’oro e affini. So bene che non si cancellano i problemi di questo paese, ma sono convinto che se si risolvessero queste situazioni ci sarebbe un miglior senso di equità sociale. Sull’attualità faremo un viaggio in Calabria e parleremo del celebre “matrimonio con l’elicottero a Nicotera”. Noi andremo un po’ più in la rispetto al lato folcloristico della vicenda. Abbiamo scoperto delle cose molto interessanti ed avremo in studio il procuratore di Vibo Valentia Michele Sirgiovanni, insieme ad alcuni parenti dello sposo. Ci sarà un racconto che vedrà entrambi le parti in causa raccontare le loro verità.
Ci saranno delle novità e dei cambiamenti in questa nuova edizione ?
Un programma che fa una media di 4 milioni di telespettatori ed il 22% di share come lo scorso anno, non ha bisogno di cambiamenti. Non voglio far nulla di diverso se non mantenere la credibilità che ci siamo conquistati. Lavorare seriamente, senza guardare cosa fanno gli altri e cercando di dare il massimo, tutti insieme. Ho un gruppo di lavoro fantastico che lavora 24 ore su 24, sette giorni su sette. Non smetterò mai di ringraziarli. Ormai siamo una famiglia e con alcuni di loro il rapporto è come tra fratelli.
Vieni da due serate musicali molto importanti il sabato su Rai1, in attesa della seconda con Mogol sabato prossimo. Cosa ti sta dando questa esperienza professionale e come è stato costruirla ?
E’ stato un grandissimo sforzo, un lavoro intenso durato tutta l’estate, ma gratificato dall’enorme soddisfazione per esempio di aver portato su Rai1 un personaggio come Zucchero, apparentemente molto lontano dal pubblico della prima rete, dico apparentemente perchè conquistare oggi il 20% il sabato sera, significa avere un grande seguito, a cui si aggiunge lo straordinario dato di ieri sera. Fare poi queste due serate con Mogol è stato come fare un Sanremo, ci sono 50 cantanti. Convincerli, parlarci, lavorare con loro, è stato davvero un lavoro durissimo, ma allo stesso tempo davvero appagante.
Anche queste produzioni sono state realizzate all’interno dell’azienda, cosa questa che ti sta molto a cuore
Produrre all’interno dell’azienda da molta soddisfazione, ma è anche molto faticoso. Ho sempre avuto questa illusione, perchè sono certo che produrre internamente sia una cosa possibile e credo che questi programmi che lascio lo testimoniano. Nonostante quello che si dica all’interno dell’azienda ci sono grandi risorse: ringrazio il direttore Fabiano che ha creduto in me e la dottoressa Rosa Anna Pastore che ha fatto di tutto per portare in porto questo progetto.
Qual è il metodo di lavoro Giletti ?
Lavorare con passione,energia e pensando sempre al futuro.
Com’è la Rai di oggi ?
Ho fatto una scelta nella mia vita, frequentare poco il settimo piano e concentrarmi sul prodotto. Ho sempre chiesto una sola cosa: mettetemi nelle migliori condizioni per produrre, il resto non m’interessa.
Ci saranno altre produzioni nel corso di questa stagione televisiva che ti vedranno impegnato oltre all’Arena ?
Arriviamo a giugno così con l’Arena, mi voglio concentrare su questo, comunque il mio futuro l’ho già deciso.
Cioè ?
Non voglio dire nulla più di questo.