Conferenza Stampa Amici Serale – Massimo Donelli: “Le liti sono contro l’ipocrisia”. La De Filippi non vuole parlar male di X Factor e Sanremo. Via la recitazione?
UPDATE: Stando a una notizia di agenzia non divulgata pubblicamente, a far parte della giuria di Amici domani sera sarà un’ospite d’eccezione: Sandra Mondaini, pronta a rimandare il suo annunciato ritiro dalle scene. Quest’oggi, nello studio 19 di Cinecittà, si è svolta una conferenza stampa molto particolare. La produzione Fascino ha, infatti, deciso di far
UPDATE: Stando a una notizia di agenzia non divulgata pubblicamente, a far parte della giuria di Amici domani sera sarà un’ospite d’eccezione: Sandra Mondaini, pronta a rimandare il suo annunciato ritiro dalle scene.
Quest’oggi, nello studio 19 di Cinecittà, si è svolta una conferenza stampa molto particolare. La produzione Fascino ha, infatti, deciso di far conoscere ai giornalisti il delirio di Amici “dal vivo”, facendo confrontare la stampa non solo con i protagonisti del talent show (allievi, professori e autori compreso il redivivo Chicco Sfondrini) ma anche con il pubblico di ragazzini urlanti che è il principale motivo di successo della trasmissione.
In occasione della promozione del Cd Scialla, già primo nella classifica di Dada.it, lo studio della domenica pomeriggio è stato letteralmente invaso da scolaresche – età media 12-16 anni – che hanno dimostrato come un programma tv discusso e spesso foriero di polemiche possa diventare un vero e proprio fenomeno di costume.
Il direttore di Canale 5 Massimo Donelli, a sua volta presente alla conferenza, ha spiegato il segreto di Amici, rispondendo lui per primo all’accusa che si fa sempre al programma: quella di innescare troppe liti.
“Mi domando se la dialettica ad Amici non sia un totale mancanza di ipocrisia, e dunque elemento virtuoso, che comporta una chiarezza estrema. Io per primo sono rimasto colpito in senso negativo dalla Celentano (quando considera prioritario il calo di peso per una ballerina ndr) pensando ai miei figli. Ad Amici manca quella ipocrisia che connota tante altre trasmissioni, per questo trovo zero riflessi nella compresenza stagionale di altri programmi. X Factor non può scalfire la tradizionale e ottimale performance di Amici”.
Se Maria De Filippi, scaramantica, dice di accontentarsi di un 21-23% pe il serale, dicendo che Amici non è C’è Posta e si basa sui talenti di ragazzi normali, Donelli ribatte di non avere mai degli obiettivi di ascolto precisi per Amici, perché li supererebbe puntualmente.
La conduttrice, nonché anima di Amici, si è mostrata disponibile anche alle domande più scomode, dall’eterna rivalità con X Factor – con tanto di frecciatine dalla giornalista dell’Ansa sulla rimonta della seconda edizione – alle critiche di Pippo Baudo, e ancora più inaspettate, di Michelle Hunziker, in questo caso rivolte però al suo programma Uomini e Donne:
“Mi dispiace che Simona Ventura, Mara Maionchi e Morgan parlino male di Amici. Io non lo farò mai. I giornali mi cercano quando c’è Baudo, X Factor, ma io non amo parlar male degli altri. Sono pagata bene, sono fortunata, ma faccio il mio lavoro con onestà. Scrivere male degli altri è una brutta abitudine italiana, radicata soprattutto tra i giornalisti. Michelle è una collega ed è libera di esprimere le sue opinioni. Quanto a Baudo, mi è dispiaciuto quello che ha detto (che Amici non ha mai lanciato nessuno ndr). Non l’ho capito a fronte di testimonianze contrarie in forma diretta”.
C’è n’è stato anche per il Festival di Sanremo, di cui spesso Amici viene considerato l’erede e che quest’anno vede due suoi fuoriclasse, Karima Ammar e Marco Carta, accedervi:
“Prima di decretare la morte di Sanremo quest’anno vediamo come è fatto. Amici non è mai nato con la pretesa di diventare un’alternativa al Festival. Non l’ho mai pensato. Spero che la scelta di Marco e Karima quest’anno non dipenda solo da Paolo Bonolis. E’ un peccato che lo steccato Rai-Mediaset abbia impedito per tanti anni a dei 18enni premiati dal pubblico da casa di non accedere alla gara. Ora si è deciso di considerare anche Amici e X Factor. Se ho sentito Marco e Karima? Sì, ho parlato al telefono con entrambi ma ora non hanno più bisogno del mio supporto. Sono in grado di camminare con le proprie gambe. Li vedrò in tv, visto che Amici per loro è stato un inizio, una vetrina da cui partire. Poi è bello che i cd che produrranno saranno frutto del loro nuovo percorso”.
Alla polemica della new-entry della Corrida Vince Tempera, che ha dichiarato il suo forfait a Sanremo perché la musica funziona solo ad Amici, ha risposto Beppe Vessicchio:
“Non ho la capacità di prevedere cosa accade a Sanremo, non posso dirigere nessuno quest’anno perché Amici capita di mercoledì e c’è la sovrapposizione. Se no ci sarei stato. Non è che ci credo, è soltanto un’abitudine andare nella città dei fiori in quel periodo dell’anno. Poi ci sono annate fortunate e altre no, come per il vino”.
Mentre secondo Mario Lavezzi, in effetti, le compilation di Sanremo vanno male e si ammicca di più al programma in sè che al mercato discografico, Maria non nasconde che Amici ci rimetterà un po’ ad andare (per la prima volta) contro Sanremo, anche se la sua paura principale resta quella di scontrarsi con la Champions League, specie quando gioca la Juve.
Ma andiamo alla novità del cd Scialla, frutto di un intercalare per ora solo romano – che Maria ignorava per questioni anagrafiche – la cui ambizione è quella di diventare tormentone nazionale. La De Filippi ha lavorato lei stessa alla realizzazione, pur non avendo pretese da addetta ai lavori:
“Quest’anno è la prima volta che sento i pezzi e creo un disco, non mi dedicherò al mercato discografico come professione. La mia ignoranza, non so se elemento di merito o di demerito, mi ha portato ad ascoltare i singoli brani indipendentemente dal nome del grande autore. Quella dei pezzi in inglese, per la prima volta in una compilation di Amici, è stata una scelta in parte mia. Alcuni inediti, come Find a way, avevano un’articolazione tale da non trovare un perfetto corrispettivo nella traduzione e da perdere il ritmo. Nel caso di State your case di Martina, l’autrice è la famosa Diane Warren e guai a cambiare il pezzo in italiano”.
Quando le chiedono se rimpiange di non aver prodotto Giusy Ferreri ad Amici e perché ha risposto con la categoria dei cantautori risponde:
“Non poteva entrare ad Amici, era fuori età. Io vivo serena, mica il suo successo mi ha scocciato. Per dire, quando ho visto a X Factor Toni, che Vessicchio aveva rifiutato, mi sono limitata a dirgli, allora è bravo o no? Questo è il massimo che faccio. Come suggerite voi dal pubblico era bello, è la cosa più giusta da dire per Toni. In compenso quest’anno ho inserito i cantautori perché ai casting di Vessicchio non c’era molta libertà nella scelta dei brani e se non avevano estensione andavano subitoa casa. Allora mi son detta che così Jovanotti non entrerà mai ad Amici”.
In chiusura una riflessione sul destino segnato della recitazione come categoria, ancora una volta motivato dalla De Filippi ma anche dai rispettivi professori:
“Ci stiamo interrogando per come traghettare la recitazione, forse è colpa nostra se non riesce ad avere la stessa visibilità delle altre materie. Stiamo pensando di farne un corso a parte senza un attore con una maglia apposita, o di creare il settore musical”.
Ha aggiunto Patrick Rossi Gastaldi:
“Gli attori hanno un ego diverso e quasi sempre si arenano nella trasmissione tranne alcune personalità come Andrea Dianetti e Samantha Fantauzzi. Angelo non si è reso conto che si poteva esibire 24 ore su 24, ma si era fissato sulla singola esibizione. Per questo si lamentava e io non gli ho dato la maglia”.
E la Mari:
“Non ne sentiremo la mancanza al serale, abbiamo comunque ottimi elementi con buona predisposizione alla recitazione, tra i cantanti e i ballerini”.