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Massimiliano Dona lancia la petizione Televoto pulito

L’Unione nazionale consumatori lancia dalla pagina di Fb la petizione Televoto pulito (a cui potete aderire qui) per richiedere regole certe nei sistemi di televoto. L’iniziativa segue le polemiche sorte un paio di settimane fa quando Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unc aveva denunciato la poca trasparenza del sistema televoto al Grande Fratello 11. Fatto per

di marina
pubblicato 23 Gennaio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 09:19


L’Unione nazionale consumatori lancia dalla pagina di Fb la petizione Televoto pulito (a cui potete aderire qui) per richiedere regole certe nei sistemi di televoto. L’iniziativa segue le polemiche sorte un paio di settimane fa quando Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unc aveva denunciato la poca trasparenza del sistema televoto al Grande Fratello 11. Fatto per cui produzione e autori, dopo aver esposto il loro punto di vista, hanno annunciato il rimborso.

Ma Dona, sebbene abbia incassato il risultato, non ha rinunciato alla battaglia: l’avvocato ha coinvolto l’Authority che sta raccogliendo i pareri di consumatori e associazioni per redigere regole comuni per il sistema di televotazione. Dice Dona:

Nel televoto il profilo più tradizionale di servizio di comunicazione cede il passo al profilo ‘partecipativo’ e per questo va tenuto in massima considerazione il principio di trasparenza verso il consumatore che decide di utilizzarlo. E’ ora di finirlacon la bufala della democrazia televisiva se mancano i requisiti della trasparenza ed eguaglianza: se il telespettatore desidera spendere i suoi soldi con il televoto è libero di farlo, ma deve essere correttamente informato sulle regole del gioco, sui costi e sul peso che avrà la sua preferenza.


Nel caso delle polemiche delle scorse settimane sotto accusa ci è finito il televoto al GF11 prima sospeso e poi annullato a seguito della bestemmia di Pietro Titone, fatto per cui il concorrente è stato espluso; per il televoto che ha riguardato prima la riammissione e poi la cacciata di Massimo Scattarella per decisione dell’editore; per la scelta del ventaglio di concorrenti del casting on-line dalla classifica dei più televotati. Per i primi due casi è stato annunciato il rimborso.

Dona in previsione di Festival di Sanremo 2011, evento televisivo in cui è stato innestato il televoto, mette le mani avanti per evitare probabilmente la poca trasparenza, così come avvenne lo scorso anno. Spiega che avere regole certe, significa far partecipare realmente il telespettatore alle votazioni e sopratutto serve a tenere in considerazione e rispetto i soldi che investe per televotare:

Non possiamo accettare che sia ancora possibile fare ricorso a sistemi di invio massivo di preferenze che alterano il risultato finale. Non è un mistero che l’esito di molte votazioni televisive sia stato determinato dall’acquisto di pacchetti di voti tramite call center, il che rappresenta un inganno ai consumatori e una violazione delle regole sui giochi a premio che escludono la possibilità di interventi esterni che alterino l’individuazione dei vincitori.

Ecco i 10 punti per le regole certe del televoto pulito proposte dall’Unc:

  1. REGOLE CERTE: prevedere un regolamento unico, valido per tutti i televoti.
  2. NUMERO DEI VOTI: dovrà essere posto un limite agli Sms inviabili da ciascuna utenza.
  3. VOTAZIONI: stabilire un limite di votazioni all’interno di ciascun programma.
  4. COSTI: devono essere spiegati chiaramente ed uguali per tutti i concorsi.
  5. STOP CALL CENTER: devono essere escluse le chiamate dalle utenze a pagamento.
  6. RISULTATI: i risultati delle votazioni devono essere resi pubblici.
  7. TRASPARENZA: garantire l’accesso alle informazioni sugli incassi da televoto.
  8. SCELTE DI REDAZIONE: divieto di sovvertire gli esiti delle votazioni.
  9. RIMBORSI: tracciabilità dei voti per garantire l’eventuale rimborso.
  10. CONTROLLI: alle operazioni dovrà essere presente un rappresentante dei consumatori.