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Masi richiama i direttori di rete: no all’accanimento sul caso di Yara Gambirasio

Mauro Masi invita i direttori di rete a vigilare sui contenuti dei loro programmi. Obiettivo? Evitare l’accanimento sui casi di cronaca, con particolare riferimento alla consueta invasione di trasmissioni sull’omicidio di Yara Gambirasio, ritornate in voga dopo il ritrovamento del cadavere della ragazza. Masi ha chiesto una maggiore attenzione ai contenuti del Codice Tv e

pubblicato 2 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 08:17


Mauro Masi invita i direttori di rete a vigilare sui contenuti dei loro programmi. Obiettivo? Evitare l’accanimento sui casi di cronaca, con particolare riferimento alla consueta invasione di trasmissioni sull’omicidio di Yara Gambirasio, ritornate in voga dopo il ritrovamento del cadavere della ragazza.

Masi ha chiesto una maggiore attenzione ai contenuti del Codice Tv e Minori che suggerisce prudenza specialmente ai programmi in fascia protetta quando trattano tematiche che possono, naturalmente, urtare la suscettibilità dei telespettatori più giovani. I contenitori pomeridiani come Pomeriggio sul due o La Vita in diretta si sono buttati a capo fitto sul caso Yara con la stessa morbosità già verificata dopo l’omicidio di Sarah Scazzi e difficilmente cambierà qualcosa in assenza di una concreta presa di posizione del direttore generale.

I gravi fatti di cronaca che riguardano minori sono il “pane” di queste trasmissioni che registrano picchi di ascolti e d’interesse ogni qual volta raccontano i presunti retroscena di queste vicende. Il teatrino che prevede la presenza in studio del criminologo e dello psichiatra di turno è un format troppo attraente per gli autori di programmi a metà fra un malinteso concetto d’informazione e un’avvilente tipologia d’intrattenimento: il macabro è una tentazione difficile da controllare.

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