Mario Giordano torna a Studio Aperto, Mulè a Panorama
La girandola di direttori, avviata con la promozione dell’aggressivo Vittorio Feltri da Libero a Il Giornale, provoca un curioso ritorno al passato per Studio Aperto. Mario Giordano, proprio lui, ritorna a dirigere la sua creatura: il telegiornale dei “giovani”. Declassamento? Promozione? Semplice rimescolamento dei turni di pulizia a casa del padrone? Difficile interpretare la mossa.
La girandola di direttori, avviata con la promozione dell’aggressivo Vittorio Feltri da Libero a Il Giornale, provoca un curioso ritorno al passato per Studio Aperto. Mario Giordano, proprio lui, ritorna a dirigere la sua creatura: il telegiornale dei “giovani”. Declassamento? Promozione? Semplice rimescolamento dei turni di pulizia a casa del padrone? Difficile interpretare la mossa.
Certamente Giordano, con i suoi 7 anni di direzione, dal novembre 2000 al settembre 2007, ha dato al tg di Italia 1 la sua impronta (quella della poca e caotica informazione, prevalentemente cronaca nera, mescolata con gossip, tette, culi, calendari e bella vita), un’impronta che Giorgio Mulè non aveva di fatto alterato.
Che senso ha per un professionista come lui un ritorno del genere? Cosa potrà fare ancora e di diverso? Difficile dirlo. Mulè, già direttore di Videonews, si accasa a Panorama, il settimanale la cui direzione è lasciata vacante da Maurizio Belpietro che approda a Libero, sulla poltrona lasciata vuota da Feltri che ha avviato la suddetta girandola. La lista fa una discreta impressione, di certo un editore (Silvio Berlusconi) non si prende la briga di mescolare le carte in questo modo se non ha nulla di nuovo in programma per il futuro o se si ritiene soddisfatto del lavoro svolto.
Forse si tratta del prezzo pagato per riavere alla sua corte (inteso come direttamente alle sue dipendenze) Vittorio Feltri? Alla fine chi paga questo prezzo in realtà? Non vorremmo fosse proprio il povero Giordano, autore di un lavoro più che egregio (i giudizi sono sempre soggettivi e dipendono dal punto di vista) a Il Giornale. Per Studio Aperto non resta che attendere il 1 settembre per scoprire cosa il nuovo (vecchio) direttore porterà in dote dai suoi due anni di esperienza nella carta stampata.