Alessandrino, classe 1966, Mario Giordano ha lavorato a L’informazione, Il Giornale di Vittorio Feltri, fino ad approdare in tv grazie a Gad Lerner che lo chiama a fare “il grillo parlante” nel suo Pinocchio su Rai1 nel 1997. Approda al Tg1 durante la breve direzione Lerner e dal 2000 sbarca a Mediaset dove dirige Studio Aperto. Arriva poi a dirigere Il Giornale per poi tornare a Mediaset dove torna a dirigere Studio Aperto, poi News Mediaset, Tg Com 24, Video News, fino ad arrivare alla direzione del Tg4, incarico che ricopre attualmente.
Per la nostra rubrica “5 domande a…” oggi è ospite il direttore del Tg4 Mario Giordano.
1) Soddisfatto del suo Tg4 ?
Non si è mai soddisfatti, si lavora ogni giorno per cercare di migliorarlo.
2) Come mai l’esperienza con Alessandro Cecchi Paone è durata così poco ?
Perché è stato chiamato ad altri impegni dall’Azienda.
3) Lei cura anche “Dalla vostra parte”, qualcuno dice che questo programma sia troppo “populista” cosa risponde ? Hai mai pensato di condurlo ?
Non ho pensato di condurlo. Se essere dalla parte della gente significa essere populisti sono contento di esserlo.
4) Ha in mente delle novità per il suo Tg4 prossimo futuro ?
Certo. I Tg devono cambiare in continuazione.
5) Quale ricordo ha della sua esperienza negli Tg ai quali ha lavorato e quale Tg apprezza di più e quale di meno oggi?
Ogni Tg merita rispetto per il lavoro che c’è dietro e ogni Tg merita di essere criticato dal pubblico, non dai colleghi. Per quanto mi riguarda ho ricordi belli di tutti i Tg in cui ho lavorato dal Tg1 al Tg4, passando ovviamente per Studio Aperto, sapendo che ovunque ho fatto cose buone ed errori.