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Mario Abis: chi è l’esperto di Matrimonio a prima vista

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8 Marzo 2024 19:04

Oltre a Nada Loffredi e Andrea Favaretto, ‘Matrimonio a prima vista‘, il docureality, in onda ogni mercoledì, su Real Time, giunto all’undicesima stagione, si impreziosisce anche della presenza di Mario Abis. È colui che fornisce agli sposi le chiavi di lettura necessarie per comprendersi, creando una sorta di “fast track” per la formazione dell’intesa di coppia. Rappresenta “la bussola” per agevolare l’incontro tra due mondi, quello dello sposo e quello della sposa, e favorirne l’unione.

Conosciamolo meglio:

Chi è Mario Abis di Matrimonio a prima vista? Età, lavoro, Instagram

Classe 1948 (ha, quindi, 76 anni), Mario Abis è laureato in Giurisprudenza e nel 1968 è entrato nel mondo del lavoro occupandosi di ricerche sulla comunicazione. Al 1979 risale la fondazione dell’Istituto di ricerca Makno in cui dirige progetti nel settore sociale. Si occupa anche di analisi e ricerche sistematiche di marketing ed è professore all‘Università IULM di Milano.

Nell’anno accademico 2023 – 24, nel Corso di Laurea in Arti, spettacolo, eventi culturali, insegna Strategy of cultural events. Nel Corso di Laurea in Comunicazione d’impresa e relazioni pubbliche, invece, occupa la cattedra di Statistica e ricerche di mercato.

Da giovane è stato un giocatore di pallavolo e durante la sua vita ha pubblicato varie opere tra cui “Nello stato spettacolo”, “La città Verticale”, “Quella parte di cinema chiamata televisione”, “Lo spettatore attivo: 10 anni di Osservatorio Rai e Mediaset sulla televisione” e “La ricerca di mercato, sociale e d’opinione in Italia”. Ed ancora, “I Festival del cinema – Quando la cultura rende”

“I festival del cinema in Italia hanno svolto, fin dal capostipite veneziano inaugurato nel 1932, un importante ruolo di crescita culturale, offrendo al pubblico un’occasione di confronto con esperienze diverse e lontane. Il moltiplicarsi di tali manifestazioni sul territorio nazionale a partire dagli anni ottanta ne ha fatto un ingranaggio fondamentale per lo sviluppo del mercato audiovisivo e per la valorizzazione delle economie locali, innescando una forte concorrenza tra eventi e una serrata ricerca di finanziamenti.

In un contesto, come quello attuale, di forte riduzione delle sovvenzioni pubbliche e di ridimensionamento generale degli investimenti privati, il futuro del sistema dei festival del cinema non può prescindere dalla comprensione dell’indotto economico di queste rassegne e, più in generale, della cultura. Come si misura tale valore?

Lo studio qui presentato sviluppa un modello, applicabile anche ad altri ambiti, che mette in luce la capacità dei festival di fungere da stimolo all’economia del territorio attivando processi virtuosi di incremento della domanda di beni e servizi nelle aree interessate dalla manifestazione, impulso che si traduce in un ritorno sull’investimento in grado di attrarre anche finanziatori privati Per completare la visione del valore economico dei festival, si fornisce un approfondimento sul ruolo tecnico delle manifestazioni nella filiera di produzione e promozione cinematografica, soprattutto per i film indipendenti”.

Non ha profili social e non si sa nulla della sua vita privata.