Maria ed il personale sentire
Questa sera torna Amici su Canale5, uno dei tre titoli blockbuster dell’universo televisivo di Maria (De Filippi)
Maria De Filippi è la televisione commerciale. Voglio partire da questa affermazione di Carlo Freccero per parlare della longevità delle sue tre produzioni più rappresentative e di successo: Amici, C’è posta per te e Uomini e donne, dette in rigoroso ordine alfabetico. Tutte e tre rappresentano in qualche modo la vera autenticità di ciò che è la pancia del paese, di chi vive la vita di tutti i giorni, veramente o verosimilmente negli occhi degli altri. La raccontano ed in qualche modo la amplificano.
Maria, che qui “scognomiamo” (citazione del grande Totò) come si faceva con il grande Corrado -perchè come di Corrado ce n’era uno solo, di Maria ormai ce n’è una sola- apre le sue mani attraverso queste tre trasmissioni ed accoglie tutto quanto è, coinvolgendo quanto vorrebbe essere. Raccoglie i più timidi respiri del pubblico televisivo e li amplifica fino ad anticiparne i bisogni, rendendoli poi fondamentali e raccogliendone i consensi che si traducono poi -anche- in audience televisiva.
Trasforma, o per meglio dire sublima, ciò che chiede il pubblico medio di una televisione generalista ancora al centro del sistema mediatico italiano e lo serve su di un piatto d’argento al suo editore commerciale, che giustamente le stende il cosiddetto tappeto rosso per arrivare a soddisfare i propri bisogni economici, che evidentemente vogliono dire sponsor e pubblicità, anche di sabato sera.
Maria riesce a “poppizzare” tutto o quasi quello che tocca, semplicemente perchè ha l’orecchio giusto per sentire quello che gli altri non sentono o preferiscono non sentire. L’elevazione della normalità in eccellenza e viceversa, è la patente più autentica del suo lavoro e la ricerca del consenso attraverso l’audience o attraverso i contatti negli strumenti più moderni del web, sono semplicemente la carezza sul volto, o la pacca sulla spalla, che le dicono che sta andando verso la strada giusta.
Lo scazzo, l’incidente, l’urlo, la lite, insomma quello che altrove significherebbe deriva trash, nei programmi di Maria è semplicemente un tassello di un puzzle più grande che aiuta a dipingere il quadro, questo perchè il distacco e l’aria cattedratica e potremmo dire laica della sua conduzione, riporta lo scazzo, l’incidente, l’urlo e la lite all’interno di una ipotetica carreggiata, facendoli diventare un percorso verso la comprensione di una determinata vicenda privata, comprensione per il pubblico ma anche per i protagonisti delle vicende minuziosamente raccontate. Il modus operandi di Maria, pur non impedendo a questi momenti di accadere, li fa diventare valore aggiunto rispetto ad un racconto che crea quasi sempre empatia con il pubblico davanti al piccolo schermo.
Già, perchè l’empatia ed il processo di coinvolgimento rispetto a ciò che viene messo in scena è fra le armi più importanti della televisione di Maria, che stasera si appresta a tornare in onda con Amici, giunto alla sua diciassettesima edizione. Uno spettacolo che pur con tutte le novità annunciate, ha fra i suoi punti fermi i ragazzi e la sua conduttrice, fondamentali per questo programma, infinitamente di più di giudici, professori, ospiti e quant’altro.
Su ciò che Maria potrebbe fare sganciandosi da una visione commerciale delle sue potenzialità si potrebbero dire molte cose, ma sarà tema di un ulteriore approfondimento, intanto viviamo ancora, come direbbe il grandissimo Gino Paoli.