Maria De Filippi e il discorso sulla tronista nata uomo: c’è un problema?
Il discorso di Maria De Filippi a Uomini e donne su Andrea Nicole, tronista nata uomo e oggi donna, è da applaudire o da criticare?
Come porti su una rete televisiva generalista in una fascia seguita da un target molto popolare la storia del percorso di transizione di una persona nata uomo e ora diventata donna? È la domanda che si deve essere posta Maria De Filippi, quando ha deciso di far sedere sul trono di Uomini e donne Andrea Nicole.
La scelta di Maria De Filippi
Maria De Filippi, dopo aver proposto uno spezzone di Tu sì que vales, che ospitò la storia di Martina Panini (nata uomo, oggi donna), nella puntata di Uomini e donne di martedì scorso ha presentato Andrea Nicole spiegando che “nasce con un sesso biologico diverso da quello attuale: nasce uomo, oggi è una donna“. Quindi le ha dato la parola per un discorso che è stato applaudito dallo studio.
La padrona di casa ha poi commentato così:
Quando ti ho conosciuta, io conoscevo il tuo trascorso. Sei arrivata in ufficio e davanti alla porta c’erano due signori ben piazzati. Ho visto come ti guardavano, ti hanno fatto un’analisi del corpo, non sapevano che lei fosse nata uomo e che fosse poi diventata donna. Guardavano una bella ragazza e se la spizzavano tutta dalla testa ai piedi. Poi ho fatto vedere la tua fotografia ad un autore televisivo, lui ha detto ‘È bellissima’. Allora io gli ho detto: ‘È nata uomo’. E lui mi ha detto: ‘Non ci credo’. Come lo dicevo.. vedevo che la gente rimaneva, no? Io penso che non conoscendo le cose, non capendole, a volte, il disorientamento non sia colpevole. Io sapevo chi eri, sapevo tutto quello che avevi passato e quando eri seduta di fronte a me io non ho fatto altro che guardarti le mani, le gambe… cercavo di vedere se c’era qualcosa che non era ‘giusto’, ‘normale’. Questo perché cresciamo con un concetto di normalità che ci mettono in testa. Quando vediamo qualcosa che non rientra in quello che invece deve essere normale, rimaniamo a guardare, e quindi stiamo lì che guardiamo, guardiamo, guardiamo (…) Prima di te avevo visto tante altre ragazze, ma appena ho visto te non ho avuto nessun dubbio. Perché ho sperato che quello che è successo a me – cioè continuare a guardare per vedere cosa c’era che non andava e capire che ero uno una imbecille a guardare – possa succedere anche a casa e possano capire che non c’è nulla da guardare, c’è solo da conoscere.
Ok, quindi il problema qual è?
Qual è il problema nel discorso di Maria De Filippi? Francesco Cicconetti, creator transessuale (seguito da 124 mila utenti su Instagram) che si occupa di questioni che interessano la comunità queer, in un post (tra gli oltre 9 mila like, c’è anche quello di Chiara Ferragni) ha scritto che il discorso fatto da Maria De Filippi è una dimostrazione della “nostra arretratezza“.
In sintesi, secondo Cicconetti, la De Filippi è “riuscita a giustificare come “normale” l’aver scrutato la ragazza transgender davanti a sé “cercando tracce del suo passato””; inoltre, raccontando dei due signori ben piazzati, “ha dimostrato come la sessualizzazione del corpo della donna sia il mezzo attraverso il quale la stessa donna può sentirsi legittimata“, arrivando a definire “il male gaze l’unità di misura attraverso la quale possiamo capire chi sia o meno una vera donna“.
Per quanto ci riguarda, non abbiamo dubbi sulle buone intenzioni (detrattori di Pio e Amedeo, ci leggete?) della De Filippi, il cui obiettivo era chiaramente di sensibilizzare un pubblico che in larga parte non ha confidenza con storie come quelle di Andrea Nicole. Dall’altra parte, le obiezioni di Cicconetti ci paiono, almeno nel merito, sensate.
Spiace per gli amanti delle sentenze lapidarie via social, ma la questione non ha una risposta immediata e definitiva. La De Filippi avrebbe fatto meglio a non aggiungere parole al discorso della tronista (che comunque non le ha contestato nulla)? La De Filippi ha fatto bene ad aggiungere un racconto che aiutasse il pubblico a casa a decifrare la storia di Andrea Nicole?
Come Alfonso Signorini che dice in diretta tv quello che il pubblico del Grande Fratello Vip vuole sentirsi dire, ossia che il politicamente corretto ci ha rotto le scatole, Maria De Filippi, che – dettaglio che forse Cicconetti sottovaluta – conosce il suo pubblico meglio di tutti, ci ha messo la faccia, dandosi retoricamente dell’imbecille, per trasferire un concetto chiave della vita intera: quando mancano consapevolezza e conoscenza, il disorientamento non è colpevole.