Maria De Filippi non voleva Uomini e Donne in prime time? Canale 5 lo fa a tutte le ore
Maria De Filippi dichiarò di non volere Uomini e Donne in prime time in una vecchia intervista. Ci ha pensato il Grande Fratello
E’ da settimane che Canale 5 ci ammorba in daytime con il valzer delle coppie gieffine, che ora vanno pure in esterna. E’ un po’ come vedere in rotazione quelle puntate reunion di Uomini e Donne, incentrate sul punto sulla coppia dopo la scelta (la foto in alto è quella del più abusato schieramento defilippico). Il convergente Grande Fratello, in fondo, ha fatto proprio questo: spremere un’intuizione che il buonsenso di Maria non ha mai voluto “caricare”.
A questo punto bisogna fare un viaggio nel 2005, quando la De Filippi aveva ricevuto una proposta ben precisa da Mediaset: quella di fare Uomini e Donne, reduce dal fenomeno Costantino, in prima serata. Lei rispose “no grazie”, preferendo adattare un altro format che è poi diventato Vero Amore (rivelatosi né un successo, né un flop nel maggio-giugno di quell’anno, in ogni caso mai riproposto). Rispolveriamo alcune sue vecchie dichiarazioni all’Ansa:
“La rete chiedeva ‘Uomini e donne’ in prime time ma credo sia sbagliato mandare in prima serata una trasmissione costruita per il day time, così dopo aver visto ‘Temptation island’ ho pensato che c’erano delle cose interessanti e mi è venuta l’idea di questo programma. Non vedo in questo esperimento nulla di diverso da quello che ho fatto finora. E’ un programma in linea con il privato e i sentimenti. Ho scelto ragazzi giovani, fidanzati, con dei dubbi sul loro rapporto, con delle situazioni di scontentezza cui non pensano di rimediare lasciandosi, ma stando insieme. Non ci saranno neppure i tredici ‘tentatori’ e le tredici ‘tentatrici’ del format americano ma semplicemente dei single che non hanno come obiettivo la spinta al tradimento. E se questo dovesse esserci in trasmissione non si vedrà perché puntiamo all’analisi dei sentimenti di una coppia”.
Ricordiamo che Vero amore era co-prodotto da RTI e Endemol, ma la De Filippi prese decisamente il “sopravvento emotivo” sul format, mostrandosi attenta a non sdoganare il tradimento in prima serata. Lì c’erano in ballo coppie vere, molte delle quali sopravvissute all’esperimento, e da una come Maria non sarebbe mai potuta partire la consacrazione di George Leonard.
Piuttosto, assistemmo alle consuete risse trash, ma l’onta delle eventuali corna restava sullo sfondo, con un atteggiamento rispettoso di fondo. D’altronde, una come Maria doveva difendere il patto fiduciario che la lega alle famiglie italiane, mentre non si può dire che la stessa credibilità appartenga a un’Alessia Marcuzzi qualsiasi.
La più imprenditoriale Endemol, di suo, ha pensato bene di trasformare una Bibbia del reality come il Big Brother (ma de Mol non dice nulla?) in un meticcio tra Temptation Island, appunto, e il nostrano Uomini e Donne, quasi prendendosi una rivincita sulla pruderie di allora di Maria. Se la De Filippi avesse portato i suoi tronisti in prima serata, insomma, l’intera Canale 5 avrebbe dovuto inventarsi dell’altro per riempire l’intero palinsesto. A posteriori, con un suo “no” di allora, ha fatto solo un favore all’intera azienda.
Peccato che, in compenso, abbia dovuto valorizzare la formula “over” per sopravvivere lei stessa all’inflazione dei cuori infranti in tv (oltre che alla pioggia di critiche piovute sul suo date show).